EVASIONE E ELUSIONE FISCALE IN LUSSEMBURGO MESSA IN ATTO DA JUNCKER: TRA I BENEFICIARI ANCHE TELECOM ITALIA!
mercoledì 10 dicembre 2014BRUXELLES - Secondo atto delle rivelazioni sugli accordi fiscali di comodo offerti dal Granducato del Lussemburgo a societa' multinazionali: 50 nuovi documenti sono stati diffusi dal consorzio internazionale di giornali che ha fatto scoppiare lo scandalo dei "rulings"("accordi preventivi") con cui il piccolo paese guidato per un ventennio dall'attuale presidente della Commissione europea ha permesso a gruppi europei e statunitensi di fare "ottimizzazione fiscale" sottraendo tasse all'erario dei rispettivi paesi di origine.
Questa volta ad essere implicate sono societa' come la statunitense Walt Disney, il costruttore canadese di aerei e treni Bombardier, Telecom Italia, Koch Industries e persino un gigante della "new economy" come Skype.
A curare questi nuovi "rulings" con il governo lussemburghese, grazie ai quali le societa' coinvolte hanno risparmiato fino al 95 per cento delle tasse dovute, oltre a consulenti di Pricewaterhaouse Cooper (PwC) ci sono anche quelli degli altri tre "big" del settore: Deloitte, KPMG e Ernest&Young (E&Y).
Nessuno dei quattro "big" internazionali delle consulenze e della revisione conti ha voluto rispondere alle domande dei giornalisti autori dello scoop.
Tutti pero' hanno affermato di aver agito in maniera pienamente legale: "Noi diamo ai nostri clienti", ha detto al quotidiano belga "Le Soir" il portavoce di E&Y, Will Brewster, "consigli fiscali che sono conformi alle leggi nazionali ed internazionali".
Non c'e' dubbio comunque che questa nuova ondata di rivelazioni mettera' ancora piu' pressione sulla Commissione di Bruxelles perche' metta un freno a queste pratiche di concorrenza in materia fiscale tra i paesi membri dell'Unione Europea. E la posizione dell'attuale presidente della Commissione Ue, Juncker si fa ancora più critica.
Fa impressione, inoltre, il silenzio dei vertici di Telecom Italia, che non hanno ritenuto di abbandonare questo paradiso fiscale, il Lussemburgo, già un mese fa, quando lo scandalo era esploso in tutta sua gravità.
Ora, si attendono provvedimenti delle autorità italiane contro Telecom Italia, perchè è intollerabile che questa grande azienda non paghi tasse grazie ai marchingegni fiscali segreti inventati e messi in atto da Juncker, le cui dimissioni devono a questo punto essere imposte.
Con quale autorità, un tizio che ha fatto eludere le tasse alla grande compagnia telefonica italiana Telecom grazie a patti e accordi segreti con lo stato canaglia del Lussemburgo quando lui stesso, Juncker, era capo del governo (per vent'anni!) ora può pretendere, da capo della Commissione Ue, "rigore fiscale" e "rispetto delle regole" da parte dell'Italia? Italia alla quale lui in prima persona ha provocato un enorme danno erariale per il mancato gettito fiscale di Telecom Italia!
max parisi