IL GOVERNATORE FONTANA SCRIVE AL PRESIDENTE MATTARELLA: LOMBARDIA ABBANDONATA DAL GOVERNO CONTE NELLA TEMPESTA COVID
venerdì 4 settembre 2020Un documento 'verita'' che il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana inviera' direttamente al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere al Capo dello Stato di prendere in considerazione "ogni iniziativa finalizzata a valutare le responsabilita' politiche dell'attuale Governo e le gravi mancanze ad esso imputabili in relazione all'emergenza sanitaria ed economica da coronavirus". La maggioranza lombarda reagisce dunque agli "attacchi" piovuti in questi mesi redigendo un documento di nove pagine che sara' discusso e presumibilmente approvato durante la seduta di Consiglio regionale di martedi' 8 settembre.
Un testo firmato da tutti i capigruppo di maggioranza al Pirellone e presentato oggi alla stampa dal capogruppo leghista Roberto Anelli, da quello azzurro Gianluca Comazzi e dal capogruppo FdI alla Regione Franco Lucente. "In questi mesi la Regione Lombardia ha subito attacchi pesanti dal centrosinistra", evidenzia Anelli, spiegando che il silenzio della maggioranza e' nato soprattutto "dal rispetto nei confronti di tutti i malati covid", e della preoccupazione "piu' verso le cose da fare che per le cose da dire". Un silenzio che ora, a detta del capogruppo del Carroccio al Pirellone, e' da far cessare con un documento "in cui c'e' una sintesi cronologica dei fatti e di varie dichiarazioni di esponenti del centrosinistra riguardo zona rossa, dispositivi di protezione individuale, e anche per il dossier segreto che in questi giorni e' venuto alla luce e che ha evidenziato come il governo gia' dal 12 febbraio poteva intervenire".
Non solo, ma nel testo- come spiegano i capigruppo di centrodestra- c'e' un'analisi di tutta quella che e' stata una malagestione post-covid, "sui trasporti pubblici, la scuola, la cassa integrazione, l'Inps e quant'altro".
Perche' a Mattarella e non al governo? "Perche' e' l'unica figura istituzionale che si e' dimostrata molto vicina alla Regione Lombardia- spiega Anelli- e perche' a differenza del presidente Conte si e' recato nelle zone maggiormente colpite non di notte, ma di giorno". Gia', perche', come dichiara Comazzi, nel fronteggiare il covid non c'e' stata alcuna organizzazione statale e di fatto "la Regione Lombardia ha compensato tutto", compresa la mancata presenza sul territorio lombardo degli esponenti di governo nella fase piu' dura della pandemia. Addirittura, per il capogruppo forzista il presidente del Consiglio Giuseppe Conte non solo avrebbe dovuto essere presente in Lombardia, ma "avrebbe dovuto essere presente ogni settimana", e avrebbe dovuto tenere un Consiglio dei ministri sul territorio, a dimostrazione di una vicinanza che per Comazzi e' mancata totalmente.
Ci si rivolge dunque al Capo dello Stato perche', come specifica Lucente, costituzionalmente e' la persona indicata per individuare "una responsabilita' politica" nelle mancanze di Palazzo Chigi e anche nell'attacco mediatico "incredibile" subito dalla giunta lombarda, un attacco definito "politico" da Lucente, condito da "provvedimenti restrittivi per scaricare ad altri le proprie responsabilita'".