DOLCE E GABBANA INCONTRERANNO PISAPIA (DETTO AL PISAPIP) IN COMUNE E AVVISANO: MULTA? CHIUDIAMO L'AZIENDA. ADDIO LAVORO.
mercoledì 24 luglio 2013MILANO - Domenico Dolce e Stefano Gabbana accettano l'invito del sindaco di Milano Giuliano Pisapia a un incontro per chiudere le polemiche dopo i tre giorni di serrata delle attivita' in citta' decisi dai due stilisti come forma di protesta per le parole dell'assessore al Commercio Franco D'Alfonso, contrario a dare spazi ad 'evasori celebri'.
In due interviste, rilasciate a Repubblica e Corriere della sera, Dolce e Gabbana spiegano le ragioni del loro gesto e dicono di accettare l'invito del sindaco. ''Non ci rassegniamo - osserva Stefano Gabbana - ad essere crocifissi come ladroni. Perche' non lo siamo''.
Ancora piu' diretto Dolce: ''siamo stufi di essere trattati da evasori''. I due stilisti ripercorrono la vicenda giudiziaria, proclamano la loro innocenza da tutte le accuse, ripetono che andranno in appello per la condanna penale di primo grado (a un anno e 8 mesi), e in Cassazione per la multa per infedele dichiarazione dei redditi e spiegano che se saranno confermati i 400 milioni di multa dovranno chiudere.
''Chiudiamo - ha spiegato Dolce - Non saremmo in grado di resistere''. Terminata pare la polemica con il Comune di Milano. ''Abbiamo letto di questo invito - spiega Gabbana - e lo accettiamo volentieri. Siamo stanchi di questa vicenda e dell'eccessiva attenzione mediatica che e' stata data''. A Pisapia non hanno ''nulla da chiedere''. ''Solo rispetto - conclude lo stilista -. E' lui che ci ha invitati. Staremo a sentire cosa ha da dirci''.(ANSA).