IL PRESIDENTE DELL'ENI: GLI IMPRENDITORI SE NE STANNO ANDANDO DALL'ITALIA (IN AUSTRIA E SVIZZERA, MA NON SOLO)
martedì 2 luglio 2013Milano - "Imprenditori italiani che crescono grazie all'export oggi stanno considerando di trasferirsi in paesi piu' semplici, colpiti nel morale, sfiancati di avere a che fare con un sistema irrazionale, punitivo. Piegati sulla principale delle motivazioni: l'orgoglio di fare bene le cose. Meglio di tutti". Lo ha sottolineato il presidente di Eni, Delegato per gli Investitori Esteri Confindustria, Giuseppe Recchi, aprendo il convegno 'Piu' mondo in Italia. Per la crescita delle imprese italiane' organizzato dall'associazione degli industriali. Questi imprenditori, ha spiegato Recchi, "lasceranno indietro coloro che rimarranno condannati solo a compromessi al ribasso".
Il Presidente di Eni ha messo in guardia: "Se non capiamo che il nostro Paese deve attrarre, deve essere il luogo dove e' facile fare impresa e nel quale e' ancora affascinante essere imprenditore, perche' lo sforzo non e' superiore alla resistenza, la delusione non e' superiore alla speranza di riuscire, se non capiamo questo - ha osservato - allora non solo ci rassegneremo a essere evitati dai quei 1.400 miliardi di dollari di investimenti diretti esteri che ci passeranno sopra la testa, ma vedremo code di imprenditori italiani che sceglieranno di andarsene a produrre, non piu' nei paesi in via di sviluppo ma in Austria o in Svizzera, in paesi che in teoria hanno gli stessi nostri fattori competitivi. Sta gia' succedendo".
Redazione Milano