LEGA VOTA A FAVORE DEL RECOVERY PLAN: ''RASSICURATI DA DRAGHI, NON CI SARA' AUSTERITY IN EUROPA, LA UE VA RIFORMATA''
mercoledì 10 febbraio 2021La Lega voterà a favore del Recovery plan: ''Abbiamo finito ora la riunione con Matteo Salvini e siamo davvero soddisfatti, afferma Marco Zanni, leghista, presidente di Identità e democrazia.
''Il presidente incaricato Draghi - dice in un'intervista al Corriere della Sera - ha allontanato il rischio di nuove richieste di austerità e di politiche europee agganciate a regole vecchie. E siamo rassicurati dall'autorevolezza della sua voce in Europa: credo che questo governo possa diventare un caposaldo degli interessi italiani a Bruxelles. Il punto è che l'Italia è la terza economia dell'Unione e il suo peso è anche aumentato in seguito alla Brexit. Credo che Draghi sia consapevole più di chiunque altro dei problemi che sono nati da un'impostazione datata''.
''Sembrava che la strada prescritta fosse ancora l'austerità - risponde Zanni sull'iniziale astensione sul Recovery plan - In realtà, la stessa commissione ha detto di voler aprire alla rilettura del patto di Stabilità. Il consenso sul fatto che regole fallite non vadano riprese è ampio. E che queste partite siano nelle mani di Draghi e non di Conte o Gualtieri ci fa votare con convinzione il Piano. Se Id possa spaccarsi? In Europa ci sono sensibilità e idee diverse. Un principio cardine del nostro gruppo è che tante cose le possiamo fare insieme, altre ciascun o per sé. Purtroppo, sappiamo che un'idea radicata non soltanto nei tedeschi e non solo nel nostro gruppo è che gli italiani siano le cicale d'Europa. Peraltro, ci sono anche governi socialisti che hanno osteggiato il Recovery plan, mentre Mark Rutte, il premier olandese, è stato acerrimo nei confronti dell'Italia. Noi, rivendichiamo con orgoglio la strada intrapresa: se Draghi viene attaccato perché difende gli interessi dell'Italia, per noi è un merito''.
''Noi con il Ppe cooperiamo da sempre riguardo ad alcuni temi - conclude - Ma è lo stesso Ppe che dovrà chiarire la strada che vuole prendere: alcuni partiti guardano a sinistra o ai Verdi, altri ai conservatori. Nulla ci impedisce di collaborare sui temi che condividiamo. Definire la Lega anti europeista è un controsenso. Non è giusto definire anti europeo chi dice che alcune delle regole che regolano l'Europa siano sbagliate. Non siamo noi a cambiare, è l'Europa che si avvicina alle nostre idee''.