OGGI ENTRO LA MEZZANOTTE GLI ITALIANI DEVONO VERSARE 50 MILIARDI DI EURO DI TASSE, UNO DEI QUALI REGALATO AI CLANDESTINI
martedì 16 giugno 2015Per famiglie e imprese oggi e' una giornata campale. Oltre all'Imu e alla Tasi dovranno pagare anche le ritenute e le addizionali Irpef, l'Ires, l'Irap, l'Iva e la Tari per un importo complessivo che sfiora i 50 miliardi di euro(per la precisione 49,74). Lo rileva la Cgia secondo la quale, in termini assoluti, l'imposta che pesera' maggiormente sui bilanci delle aziende italiane sara' il versamento delle ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori delle imprese: queste ultime dovranno sborsare quasi 10,4 miliardi di euro.
L'Imu sulle seconde case e sugli immobili ad uso strumentale portera' ai Comuni 10,1 mld.
Altrettanto "impegnativo" sara' il pagamento dell'Ires (l'Imposta sui redditi delle societa' di capitali): dai calcoli della Cgia, il versamento del saldo 2014 e dell'acconto 2015 portera' nelle casse dello Stato 9,1 mld.
Se il pagamento dell'Iva consentira' all'Erario di incassare 6,8 mld, l'Irap, invece, gravera' sulle imprese per 4 mld.
Per le famiglie l' impegno economico piu' importante sara' dato dal pagamento della prima rata della Tasi: dei 2,3 mld euro attesi dai Comuni, i proprietari delle abitazioni principali dovranno versare circa 1,65 mld.
"Pur sapendo che la scadenza di giugno e' tradizionalmente una delle piu' impegnative dell'anno - spiega il segretario Cgia, Giuseppe Bortolussi - 50 mld di euro e' una cifra da far tremare i polsi, anche se rispetto all'ultima rilevazione che avevamo compiuto una quindicina di giorni fa, c'e' una grossa novita'. L'amministrazione finanziaria ha concesso una proroga alle aziende e alle partite Iva che sono sottoposte agli studi di settore. Queste ultime, pertanto, hanno la possibilita' di slittare i pagamenti delle imposte dirette entro il 6 luglio".
La Cgia fa notare che il gettito di ciascuna imposta definita in questa elaborazione e' stato stimato sulla base dell'andamento registrato negli ultimi anni; oltre a cio', si e' tenuto conto delle principali modifiche legislative intervenute negli anni recenti.
Entro oggi, inoltre, i contribuenti sono chiamati al versamento della prima rata della Tasi e dell'Imu sulle abitazioni ad uso abitativo e sugli immobili strumentali. Per calcolarne il gettito, la Cgia ha fatto riferimento alle aliquote e alle detrazioni del 2014.
Nei pagamenti che verranno effettuati entro oggi non sono stati inclusi i contributi previdenziali. La Cgia ricorda infine che le scadenze del versamento della Tari (tassa rifiuti) sono stabilite dai Comuni che devono prevedere almeno due rate all'anno. In questa analisi e' stato ipotizzato che il tributo venga versato in 4 rate e che una di queste scada nel mese di giugno.
Dall'analisi dei bilanci consolidati dei Comuni elaborati dall'Istat, si e' stimato che il gettito complessivo della Tari per l'anno in corso si aggiri attorno ai 7,6 mld: pertanto, dividendo questo importo per 4, ci consente di stimare il gettito medio della Tari di ciascuna rata in 1,9 mld.
Il tutto, mentre Banca d'Italia segnala - l'ha fatto ieri - che il debito pubblico italiano è in continua crescita.
Redazione Milano