IL FANGO ROSSO GETTATO SULLA LEGA: REPLICA GIULIO CENTEMERO, PARLAMENTARE E TESORIERE DEL PARTITO
giovedì 17 settembre 2020"Abbiamo scoperto in questi giorni che donare soldi alla lega (nel pieno rispetto della legge) è illegale o, comunque, sospetto; non così, ovviamente, per tutti gli altri partiti...", "penso che si tratti perlopiù di inchieste giornalistiche che mirano a indebolire il Movimento sia da un punto di vista politico (non a caso queste voci sono uscite a dieci giorni dalle elezioni) sia finanziario, perché in questo modo si scoraggiano le imprese e i fornitori a fare donazioni o anche solo a lavorare con noi. Infatti ci sono banche che non vogliono più avere a che fare con noi e fatichiamo sempre più a trovare fornitori, perché hanno il timore di finire sui giornali, vittime di qualche campagna mediatica. Per fortuna abbiamo i nostri militanti che ci danno una mano e non si fanno certo spaventare da queste campagne diffamatorie".
Così afferma Giulio Centemero, parlamentare e tesoriere della Lega, in una intervista a Libero, replica all'inchiesta de "l Domani" sui prestiti e le donazioni al Carroccio.
Tutte operazioni perfettamente legali per Centemero: "Facciamo chiarezza. Capita che, ad esempio, alla vigilia di una campagna elettorale, il partito abbia bisogno di fondi per finanziarla e chieda agli iscritti di sottoscrivere un prestito infruttifero. In questo caso chi lo fa non ci perde e non ci guadagna niente perché il partito deve restituirlo per intero. E in questo caso non vi è nemmeno la possibilità di fare alcun tipo di detrazione. Nel caso delle erogazioni liberali, invece, si può avere una detrazione sulla dichiarazioni del reddito pari al 26%, ma fino a un massimo di 30mila euro. E mi creda, ogni anno noi parlamentari superiamo di gran lunga quella soglia".
I vostri detrattori dicono che tutti questi movimenti servono per svuotare i conti della Lega in modo da non restituire i famosi 49 milioni?
"Sono accuse che mi fanno sorridere. Noi abbiamo raggiunto un accordo con la procura di Genova e ogni due mesi versiamo centomila euro su un conto vincolato. Sono 600mila euro all'anno che vanno al Fondo unico per la giustizia e servono proprio da garanzia alla procura. Altro che svuotare i conti...".
E sui versamenti per 85mila euro sul suo conto corrente provenienti dalla Lega spiega: "Quei pagamenti si giustificano con le fatture che ho regolarmente emesso quando ero tesoriere della Lega, ma non parlamentare. Quando sono stato eletto ho continuato a svolgere quel ruolo, ma pro bono. Quindi, nulla da nascondere, le fatture sono qui da vedere".
Infine il caso Lombardia Film Commission: "Dico solo che conosco Di Rubba e Manzoni (due dei commercialisti ai domiciliare, ndr) da anni, che sono persone per bene e che sono certo potranno dimostrare la loro estraneità alle accuse che vengono loro rivolte".