DANIMARCA: PARTITO SOCIALDEMOCRATICO (OMOLOGO DEL PD) SULL'IMMIGRAZIONE SI SCHIERA SU POSIZIONI NAZIONALISTE
lunedì 24 settembre 2018LONDRA - Sono passate poche settimane da quando il parlamento danese ha vietato l'uso del burka ma adesso i legislatori danesi vogliono andare oltre con l'obiettivo di porre fine al multiculturalismo che tanti danni ha portato non solo in Danimarca ma in tutta Europa.
A tale proposito il governo sta lavorando a un serie di proposte che verranno esaminate nelle prossime settimane dal parlamento danese e che hanno lo scopo di eliminare i ghetti esistenti in Danimarca.
Tali misure prevedono che i bambini che vivono in aree a rischio seguano obbligatoriamente un corso di 25 ore a settimana al fine di imparare il danese e gli usi e i valori della Danimarca.
Inoltre le famiglie di immigrati che riportano i loro figli nei loro paesi d'origine per lunghi periodi rischiano di essere carcerati o deportati e ogni reato commesso in questi ghetti verrebbe punito piu' severamente.
Tali misure quasi certamente verranno approvate nelle prossime settimane e cio' che sorprende non è tanto il fatto che lo saranno, ma che godano del supporto in parlamento anche dei socialdemocratici, partito di sinistra che e' ora all'opposizione. Una cosa impensabile fino a pochi mesi fa.
Il portavoce dell'immigrazione dei socialdemocratici, Mattias Tesfaye, ha dichiarato che il suo partito vuole misure molto piu' severe perche' bisogna porre fine al fatto che in Danimarca esistano societa' parallele dove gli immigrati vivono in comunita' isolate che non rispettano i valori danesi. E non solo i valori, anche le leggi.
Effettivamente i socialdemocratici da tempo hanno adottato politiche nazionaliste usando lo slogan "Insieme per la Danimarca" e la prova sta nel fatto che hanno appoggiato il provvedimento che prevede il sequestro di soldi e gioielli appartenenti ai richiedenti asilo.
Il fatto che, quindi, in Danimarca la socialdemocrazia svolti verso il nazionalismo, viceversa è impensabile in Italia visto che il pd non si sognerebbe mai di appoggiare politiche simili, ma evidentemente in Danimarca hanno capito che questa e' la strada che devono seguire se vogliono sopravvivere.
E c'e' un altro aspetto di questa storia che sorprende.
Infatti Mattias Tesfaye non e' un danese vero e proprio ma il figlio di un rifugiato etiope, e proprio per questo si batte per la vera integrazione e la legalita'.
A tale proposito ha dichiarato che tutti i partiti socialdemocratici dovrebbero favorire la vera integrazione perche' una societa' puo' essere funzionante solo se gli immigrati imparano la lingua del paese ospitante e accettano i suoi valori, parole che dovrebbero essere fatte proprie anche dall'italiano pd.
Purtroppo questo non avverra' mai e non a caso questa storia, riportata dal Daily Express, e' stata censurata in Italia perchè la stragrande maggioranza dell'informazione è controllata dalla sinistra che vuole a tutti i costi imporre, come ha fatto spalancando le frontiere all'invasione africana, la societa' multirazziale e multiculturale, il cui "modello" alla fine produce solo ghetti, emarginazione, violenza.
Noi non ci stiamo e abbiamo riportato questa notizia perche' e' giusto far sapere che anche in Danimarca seguono la linea sull'immigrazione - legalità e integrazione - che Matteo Salvini sta portando avanti in Italia. Salvini non è "solo" in Europa non nella sua battaglia contro l'immigrazione selvaggia.
Qui c'e' il link dell'articolo del Daily Express che riporta la notizia.
https://www.express.co.uk/news/world/1018848/denmark-danish-immigration-policy-forced-integration-language-customs-values
GIUSEPPE DE SANTIS - Londra