NAPOLITANO PROVA RISOLVERE LA CRISI: ''IL PARLAMENTO VALUTI AMNISTIA O INDULTO''. FRANCESCHINI: SUBITO DECADENZA MISTER B.
sabato 28 settembre 2013Roma - Giorgio Napolitano ha sollecitato il parlamento a valutare l'ipotesi di un'amnistia. "Pongo al parlamento l'interrogativo se non ritenga di dover prendere in considerazione la necessita' di un provvedimento di clemenza, di indulto e amnistia", ha detto durante la visita al carcere di Poggioreale. "E' un provvedimento che non puo' prendere d'autorita' il presidente della Repubblica, che non ne ha i poteri, e che non puo' prendere il governo da solo, ma che ha bisogno di un consenso molto ampio del parlamento", ha ricordato. Serve "una maggioranza di due-terzi, ma questo non freno a esaminare fino in fondo necessita' e la possibilita' di questo provvedimento se si e' convinti", ha insistito.
A Napolitano ha risposto indirettamente Franceschini (Pd) ministro per i rapporti con il parlamento: ''Il chiarimento deve avvenire a determinate condizioni. Primo, la separazione definitiva e totale delle vicende che riguardano la giunta al Senato dalle vicende del Governo. Secondo, mettere al centro della nostra azione il cambiamento della legge elettorale''.
Secondo il ministro Franceschini, le altre due condizioni sono ''una legge di stabilita' coraggiosa e che agisca con grande rigore nel taglio della spesa pubblica e un programma che arrivi dichiaratamente al 2015 affrontando il semestre europeo e il percorso di riforme costituzionali anche in versione minima''. (Ansa)