LETTA: ''SIAMO SORVEGLIATI SPECIALI'' (LO SA CHE L'ITALIA HA 2040 MLD DI DEBITI? E I BTP SONO GIUDICATI SPAZZATURA?)
mercoledì 10 luglio 2013Milano - Il Ministero del Tesoro ha detto che la scelta di S&P di abbassare il rating della Repubblica Italiana è una scelta "superata dai fatti". Qui il Governo si sbaglia di grosso, l'agenzia di rating ha sorvolato sull'ammontare del debito commerciale dello Stato (per intendersi le fatture non pagate), non ha aperto una luce sui derivati del Tesoro, ha lasciato da parte la situazione di semi default di Campania, Sicilia e Lazio, non ha guardato i conti di Napoli, Roma e Piemonte e si è concentrata soltanto sui flussi di cassa.
In pratica S&P non ha tenuto conto dei "fatti", che evidentemente, secondo gli analisti possono essere superati se la crescita economica ed i flussi di cassa conseguenti consentissero all'Italia di galleggiare sui problemi come ha fatto sino ad ora. Standard & Poors fa finta di preoccuparsi della solidità dell'azienda Stato ma in realtà guarda all'Italia con la sola domanda che si fanno gli investitori in questo periodo di liquidità a basso costo: "Riuscirà a pagare i debiti il Belpaese?"
Sì, nel brevissimo periodo, forse no se guardiamo un paio di anni in avanti. Per garantire che la cassa paghi i debiti, gli italiani, dice S&P fra le righe, devono ancora essere spremuti a cominciare da IMU e IVA.
Letta (nipote) dice: "Siamo sorvegliati speciali", qualcuno spieghi al premier che è seduto su duemila miliardi di euro di debiti e che quanto più rinvia le decisioni tanto più gli investitori diventano nervosi. Qualcuno avverta Letta che all'appello manca ancora la revisione del rating di Moody's che potrebbe portare il nostro rating direttamente al livello spazzatura.
Se Saccomanni continua a nascondere la verità sui derivati e sui debiti commerciali (fatture non pagate) dello Stato prima o poi a qualcuno salteranno i nervi ed inizierà a liquidare BTP a prezzi di saldo. Le banche italiane che sono stracariche di titoli di Stato entrerebbero subito in difficoltà ed il castello di carta montato da Bankitalia e Mario Draghi verrebbe giù con conseguenze tragiche.
Un'operazione verità sullo stato dell'Economia e delle Finanze pubbliche non aiuterebbe certo quel "tiriamo a campare" che è il vero motto di questo Governo, questa volta però c'è il rischio di tirare le cuoia tutti insieme Zio e Nipote compresi. (Dagospia)