IL LIBRO DEI SOGNI DEL PDL: CAVAR FUORI 400 MILIARDI DI EURO DA IMMOBILI PUBBLICI E ALTRE FRATTAGLIE. CHI COMPREREBBE?
lunedì 8 luglio 2013Roma - "E' necessario abbattere la montagna del debito pubblico. Occorre portare al piu' presto il rapporto debito/pil sotto quota 100%, facendo dimagrire lo Stato, escludendo di chiedere altri sacrifici ai cittadini, allargando gli spazi di mercato, e riducendo la presenza pubblica, oggi ancora eccessiva, in economia".
Lo sostiene Daniele Capezzone (Pdl), che aggiunge: "Attraverso questa via, sara' anche possibile dare copertura alle riduzioni fiscali, necessarie a dare respiro all'economia reale, alle famiglie, ai lavoratori, alle imprese".
"Il Pdl, nei mesi scorsi, attraverso un lavoro che ha visto impegnati molti esponenti del nostro partito e un nutrito numero di qualificatissime personalita' esterne, ha proposto un attacco complessivo al debito pubblico da 400 miliardi in 5 anni, basato sulle voci seguenti:
- vendita di immobili per 15-20 miliardi l'anno (cominciando da caserme e case popolari);
- messa sul mercato anche di asset mobiliari;
- valorizzazione delle concessioni demaniali;
- convenzioni fiscali con la Svizzera per le attivita' finanziarie detenute in quel Paese;
- valorizzazione e vendita di una porzione di beni patrimoniali e diritti dello Stato, a livello centrale e periferico, disponibili e non strategici (ad esempio iniziando dalle municipalizzate).
Lo strumento essenziale - sottolinea Capezzone - sarebbe quello della costituzione di un grande fondo a cui conferire una serie di asset, sul modello proposto - sia pure con sfumature e modulazioni diverse - dai professori Savona e Rinaldi, Masera, Forte, alle cui ben note impostazioni ci siamo richiamati esplicitamente. In questo contesto, a tutela degli interessi nazionali, e' necessaria una nuova disciplina della golden share, con un rigoroso criterio di reciprocita' con gli altri Paesi, per evitare attacchi a danno delle aziende strategiche. Privatizzare si', svendere no", conclude il pidiellino". (AGI)