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ANCHE IL NUOVO MINISTRO DELL'ECONOMIA DI MACRON ''TIENE FAMIGLIA'' (HA ASSUNTO LA MOGLIE IN PARLAMENTO COME FECE FILLON)mercoledì 17 maggio 2017Il parlamento francese potrebbe essere soprannominato il club delle mogli. Lo scandalo di François Fillon, che ha ingaggiato la sua sposa Penelope come assistente parlamentare, pagandola circa 500mila euro in otto anni, non è certo isolato. Secondo un calcolo del sito Mediapart il 20% dei 577 deputati versa alla propria famiglia parte dei rimborsi pubblici (oltre 9.500 euro mensili). Negli elenchi dei collaboratori si ritrovano i nomi di 52 mogli, 60 figli e 6 persone con altri gradi di parentela. «Senza parlare delle amanti, quelle si possono nascondere meglio» scherza un vecchio conoscitore di Palais Bourbon. Il Senato è sulla stessa linea: una sessantina di parenti impiegati su 348 senatori. La parentopoli francese è l’eredità di un vecchio sistema politico che stenta a mettersi al passo con i tempi. Nonostante le nuove regole sulla trasparenza dei rimborsi, varate dal governo nel 2013, l’assunzione di mogli, figli e parenti non è stata dichiarata illegale come invece accade già in molti altri Paesi. L’europarlamento ha approvato un divieto specifico dal 2009, seguendo la prassi nel Nord Europa. In Germania l’interdizione si allarga persino agli ex coniugi. L’Italia, che di solito non brilla per moralità pubblica, ha dal 2012 una norma per impedire di stipendiare famigliari. In Francia continua a essere un’abitudine. A destra, ci sono i casi dell’ex segretario dell’Ump, Jean-François Copé o dell’ex ministro Bruno Le Maire che hanno le mogli a busta paga. (da Repubblica) Al fine di fugare ogni "dubbio" su questo scandalo, citiamo cosa scrive Wikipedia - Francia al riguardo: "Le 8 octobre 2013, Mediapart révèle que Pauline Le Maire, l’épouse de Bruno Le Maire, a été rémunérée aux frais de l’Assemblée en tant qu’assistante parlementaire à temps plein entre 2007 et 2013, période entrecoupée d’une longue interruption pour congé de maternité49. L’enquête entreprise par le site rappelle que Pauline Le Maire n’a jamais été présentée publiquement comme l'assistante parlementaire de son mari, et suggère qu'elle a bénéficié à cette époque d’un emploi non pas, à proprement parler, fictif mais de complaisance. L’absence de référence explicite à cet emploi de la part Bruno Le Maire a donc été interprétée, au terme de cette enquête, comme un élément intrigant, propre à susciter des doutes sur la nature exacte des fonctions concernées." E al riguardo, rinviamo alla lettura di due articoli, della stampa francese, che fecero esplodere lo scandalo: 1) http://www.lejdd.fr/Politique/L-etrange-emploi-a-l-Assemblee-de-l-epouse-de-Bruno-Le-Maire-633023 dall'eloquente titolo: "Lo strano lavoro della moglie di Bruno La Marie all'Assemblea (Parlamento)" 2) http://www.lexpress.fr/actualite/politique/lr/bruno-le-maire-employait-sa-femme-pour-un-emploi-bien-flou_1289223.html con altrettanto eloquente titolo: "Bruno La Marie ha assunto sua moglie per un lavoro molto opaco". In sostanza, il "volto nuovo" del governo Macron nell'incarico decisivo di ministro dell'Economia è quello di un signore che - con provenienza dai Repubblicani, UMP - ha fatto in vita sua esattamente come il vituperato candidato (dei Repubblicani) Fillon. Insomma, anche il ministro dell'Economia di Macron tiene famiglia. Alla faccia, della novità e del cambiamento. Redazione Milano ![]() |
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