UN GIUDICE FEDERALE USA METTE IN DISCUSSIONE LA ''COSTITUZIONALITA' DELL'OPERATO DELLA NSA'' (IMPEACHMENT PER OBAMA)
giovedì 19 dicembre 2013Due giorni fa, precisamente il 17 dicembre 2013, nell'articolo "Cosa deve ancora accadere perchè venga chiesto l'impeachment per Obama? Già, ma è democratico..." avevamo dato la notizia che Richard Leon, giudice federale, si è pronunciato in base a una denuncia alla NSA da parte dell’attivista conservatore Larry Klayman.
Ebbene, il giudice nella sua sentenza mette in discussione la costituzionalità del programma di ascolto telefonico di massa portato avanti dalla National Security Agency, dove è anche riportato anche che il dipartimento di Giustizia non ha dimostrato che la raccolta dei dati sia riuscita a sventare attacchi terroristici, tesi questa, sempre sostenuta per difendere la massiccia attività di spionaggio.
In sostanza, la Corte ha decretato la mancanza di un nesso diretto tra l’attività di controllo svolto a livello planetario e i risultati ottenuti o comunque non dimostrati nella lotta la terrorismo. E nello specifico ha rivelato una violazione del quarto emendamento della costituzione, quello che difende il cittadino da perquisizioni, arresti e confische irragionevoli.
Il Re Obama è nudo? Ancora no, ma sta sicuramente in mutande.
Questo ce lo rivela il Washington Post, secondo il quale la Casa Bianca ha ricevuto e visto 40 raccomandazioni avanzate dal gruppo incaricato di riformare l’attività di intelligence della National Security Agency, alla luce dello scandalo del Datagate.
Secondo il rapporto, deve essere fatto divieto alla NSA di chiedere alle aziende di costruire delle «porte d’accesso» attraverso le quali l’intelligence può entrare in possesso di informazioni criptate e, cosa ancora più importante, la NSA deve completamente astenersi da ogni operazione che va contro gli standard internazionali o di usare strumenti grazie ai quali si possono penetrare i sistemi informatici senza aver avuto autorizzazioni al riguardo.
Queste indicazioni redatte dal del gruppo di lavoro servirebbero a separare la missione chiaramente ‘difensiva’ da quella ‘offensiva’.
Si tratta comunque di consigli che il presidente è libero di respingere, ma la patata è decisamente bollente visto che si tratta di temi estremamente delicati, dato il discredito internazionale che ne è scaturito e anche della spada di Damocle della recente decisione del giudice federale Richard Leon che ha messo in dubbio la costituzionalità dell’operato della Nsa, in materia proprio di raccolta di intercettazioni telefoniche.
Dio non voglia che i Giudici della Corte Suprema, considerata la gravità del caso (si tratta della violazione di un articolo della Costituzione Americana da parte di un Presidente in carica) decidessero di prendere rapidamente in esame la sentenza...
A quel punto, con molte probabilità anche le mutande del presidente prenderebbero il volo come le foglie secche in una ventosa giornata autunnale.
Michael Sfaradi - Gerusalemme.