PORCOGALLO, CHE DISASTRO!
venerdì 12 aprile 2013
E facciamoci questa bella passeggiata tra le rovine del Portogallo.
Il Paese, solo 5 anni fa, era fiorente. Ma mai fiorente come quando non stava nell'euro, comunque. Adesso, 12 aprile anno del Signore 2013, il Portogallo è semplicemente de-mo-li-to. Vediamo. Il Debito pubblico ha raggiunto 123,6% del Pil nel 2012, cresciuto di 20 miliardi di euro in un solo anno e già sopra quanto stimato dalla Troika (assassina) neppure un mese fa, marzo 2013.
L'Istituto Nazionale di Statistica portoghese ha confermato che l’economia è precipitata a -6,4%, rispetto il concordato (con quei gangsters della Troika) 5%, mentre il debito pubblico è aumentato 15,3% del Pil dal 2011. Al 31 dicembre 2012 il debito pubblico era pari a 204,5 miliardi di euro, sopra i 200 miliardi per la prima volta in assoluto nella storia del Portogallo. E il Pil è sceso da 171 miliardi del 2011 a 165 del 2012.
Ricapitolando:
Il debito pubblico in 5 anni passa da 68% a 124%, con tendenza a salire vorticosamente
Il deficit pubblico: nonostante le misure di austerity richieste dall’eurogruppo sale dal 4,4% al 6,4%
La disoccupazione: passa dal 7% cinque anni fa al 17%
L'occupazione: persi in 5 anni 700.000 posti di lavoro, il 14% del totale. L’emigrazione sta dilagando.
Il Pil: da 24 mesi in calo. Siamo sul -4%
La spesa pubblica: calata di oltre il 10% in 2 anni (evidentemente il calo degli sprechi non aiuta molto l’economia del Portogallo)
Detto tutto questo, la Commissione europea pretende che il Portogallo accentui l'imposizione fiscale, tagli le pensioni e i servizi sanitari e riduca di un terzo tutti gli stipendi.
A tutto ciò, la Corte Costituzionale portoghese ha detto no. Due giorni fa.
Bravi.
max parisi