RAGAZZE EXTRACOMUNITARIE AL CENTRO DI GUERRE PER IL TERRITORIO (VENETO) TRA BANDE ALBANESI E ROMENE.
martedì 11 giugno 2013Venezia - Una vasta operazione della Polizia di Stato contro il reclutamento, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e' stata portata a termine dalla Squadra Mobile della Questura di Venezia ed ha consentito di delineare l'esistenza di un ben strutturato gruppo criminale attivo nel reclutare giovani ragazze in Romania che giunte in Italia, venivano destinate a rifornire il mercato prostituivo del Veneto con epicentro sulla strada statale 13 ''Terraglio'', ricompresa tra i territori delle province di Venezia-Mestre e Treviso. Il gruppo romeno-albanese ricorreva anche all'uso della violenza fisica per affermare il proprio predominio, tanto da brutalizzare le ragazze di altri gruppi minoritari presenti sul territorio, pretendendo ed imponendo una ''tassa di stazionamento'' pari a 50 euro a sera per ogni ragazza che si prostituiva nell'area controllata da questo gruppo egemone.
Le indagini sono iniziate nel settembre dello scorso anno quando, sul tratto della statale Terraglio, nel territorio di Mestre, in due distinti episodi una giovane romena ed un transessuale intenti a prostituirsi, erano stati aggrediti da un paio di uomini che avevano rivendicato la ''proprieta''' di quei posti, ritenuti sotto il loro controllo, pretendendo il pagamento del ''pizzo'' di 50 euro al giorno per persona. Si sono quindi venuti a delineare i contorni del gruppo criminale transnazionale che reclutava in Romania, nei distretti di Galati e Iasi, giovani ragazze neomaggiorenni, che venivano condotte in alcuni appartamenti e B&B ubicati a Mestre, Treviso e Vicenza. Elemento preminente e di riferimento per il gruppo il 37enne cittadino albanese. Sono state emesse otto ordinanze di custodia cautelare.
Redazione Milano