Dentro una serie di straordinari eventi, il 23 giugno prossimo i britannici voteranno per restare o abbandonare la Ue. Il quotidiano filo-renziano e "Ueista" Corriere della Sera ha chiesto ai lettori - dal sito on line della testata - di votare se sono d'accordo oppure no con il Brexit. Quasi il 70% ha votato per l'uscita della Gran Bretagna dalla gabbia Ue. Direte, ma votano i sudditi di Sua Maestà, non della monarchia renziana (da barzelletta) che governa qua. Ed è vero, ma quel sondaggio in verità la dice lunga sul risultato che si otterrebbe in Italia, se vigesse la democrazia. E' un segno, quindi, dei tempi che stiamo vivendo.
Tempi che sono destinati a inasprirsi.
Non mi è difficile prevedere che il Brexit vincerà ed anzi molto probabilmente trionferà. Il Regno Unito non sta per votare l'appartenenza o meno ad un'Unione europea che è già in putrefazione: sta per decidere, mutatis mutandis, di alzare il ponte levatoio per difendersi esattamente come accadde negli Anni Trenta quando si isolò dall'Europa stravolta dai totalitarismi nazicomunisti che avevano preso il potere quasi contemporaneamente in Russia, Germania, Spagna e Italia.
Il totalitarismo di oggi è addensato in un micidiale amalgama di poteri finanziari sfuggiti a ogni controllo democratico e poteri politici che mai ebbero la democrazia come guida delle loro azioni.
Questo orrendo totalitarismo dalle cento teste e un solo corpo, fatto di denaro e odio per la libertà, domina e imperversa sull'Europa dai vertici della Ue, trasformata in un'infernale macchina produttrice di povertà, disoccupazione di massa e cancellazione ovunque delle basilari regole della democrazia perchè nessuno abbia l'ardire di metterlo in discussione col voto.
E' da questo totalitarismo che si chiama Ue, che il popolo britannico ora ha la possibilità di fuggire e fuggirà, aiutato nella decisione da una serie - appunto - di straordinari eventi. Quali?
In testa a tutti, il precipitare della catastrofe migranti. Con l'arrivo della primavera fino a quell'iniziod d'estate, quando il referendum verrà votato nel Regno Unito, centinaia di migliaia di "migranti" premeranno su tutte le frontiere, interne ed esterne della Ue. Tanto dalla Libia, che sarà di nuovo terreno di guerra questa volta contro l'isis, quanto dai Balcani, orde senza nome proveranno a continuare l'invasione dell'Europa, sospinte a farlo dai burattinai del totalitarismo Ue.
Per soggiogare un popolo, i popoli, prima bisogna scatenare il caos, poi bisogna presentarsi come i "salvatori" dal caos.
Ed è esattamente quanto stanno facendo le consorterie politiche della Ue schierate per "l'accoglienza", terzomondiste, "democratiche" e perfettamente consapevoli della catastrofe che stanno causando con l'immigrazione perchè è lo strumento, il grimaldello, per scardinare la democrazia, cancellare, abolire, sventrare Costituzioni che sono storie di libertà di popoli, e poter quindi instaurare il potere dei signori del denaro seduti ai vertici della Bce e delle grandi banche sistemiche d'Europa, i veri loro padroni. Chi non ha a cuore la libertà, non ha problemi ad essere comprato. E queste consorterie sono tutte a libro paga dei poteri finanziari.
A questi eventi se ne aggiugerà almeno un altro - di dimensioni gigantesche - ora del 23 giugno 2016: l'acuta crisi della Zona Euro. La Francia è in stagnazione, la Germania vede nero, la Grecia è in bancarotta, la Spagna per allora sarà tornata al voto o lì per farlo, e sarà un voto contro la Ue in ogni caso. L'Italia?
Qua, vi voglio.
Nelle ultime due settimane, Confindustria, l'Abi e Banca d'Italia hanno dichiarato che il "bail in" deve essere sospeso, modificato, cancellato, non applicato, a seconda di chi - di loro - l'ha pubblicamente affermato. Vi siete domandati perchè?
Com'è possibile che i vertici dei poteri finanziari pubblici e privati italiani contemporaneamente lancino l'allarme generale su questa norma, che non v'è dubbio sia devastante se applicata, ma non avrebbe dovuto esserlo, applicata, stante le condizioni delle banche nazionali sempre da loro descritte "solide", "affidabili", "migliori di quelle di molte banche europee".
Ebbene sì, hanno mentito. Le banche italiane sono fragili, inaffidabili e peggiori di molte banche dell'eurozona. Entro il 23 giugno sono pronto a scommettere che ci saranno altri "bail in" in Italia con piallate generalizzate dei risparmi delle famiglie italiane, a cui s'aggiungerà la "piallata politica" della Commissione europea al governo Renzi, dato che tutte le previsioni fin qua fatte e sulle quali ha imbastito il documento di programmazione economica e finanziaria per il 2016, sono risultate sbagliate.
Riuscite, ora, a vedere con la mente tutt'assieme questo scenario? E' da questo scenario, da questa catastrofe, da questa minaccia per la loro stessa vita, che il 23 giugno 2016 gli inglesi fuggiranno.
E hanno ragione.
Max Parisi