ISTAT: FINALMENTE L'ITALIA PRIMEGGIA IN QUALCOSA, IN EUROPA. SI', IL PESO DELLE TASSE SU CITTADINI E IMPRESE
venerdì 5 luglio 2013ROMA - L'Italia scala la classifica dei ''tassatori'' in Europa. Con la pressione fiscale, passata dal 42,6 del 2011 al 44% del 2012 scavalca la Finlandia e si piazza al quarto posto per il peso del fisco tra i 17 paesi dell'euro (era al quinto nel 2011) e al sesto posto tra i 27 nell'Ue (dal settimo posto del 2011). E' quanto risulta dai dati Bankitalia.
Fisco piu' pesante rispetto all'Italia solo in Belgio (pressione fiscale al 47,1% sul prodotto interno lordo), Francia (46,9%) e Austria (44,2%), nei Paesi dell'area Euro. Guardando piu' complessivamente al raffronto con i Paesi dell'Unione europea, piu' marcata del 44% italiano e' la pressione fiscale nei Paesi in cui tradizionalmente si pagano molte tasse (ma dove anche piu' ampio e' il welfare): Danimarca (49,3%) e Svezia (44,6%).
In Italia sale la pressione fiscale ma sale anche la spesa. Nel 2012 - risulta sempre dai dati diffusi dalla Banca d'Italia - e' passata al 50,7% del Pil dal 50,0% del 2011. Nei Paesi europei la spesa ha un'incidenza maggiore sul Pil in Danimarca (59,5%), Francia (56,6%), in Finlandia (55,6%), in Belgio e in Grecia (entrambi i Paesi sono al 54,7% del Pil), Svezia (51,8%), in Austria (51,2%).
Sulla spesa italiana pesa per una quota importante il debito pubblico. L'incidenza della spesa sul Pil al netto degli interessi e' infatti nel 2012 al 45,2% (in aumento comunque rispetto al 45,0% del 2011). E infatti il peso del debito in Italia il piu' gravoso d'Europa, fatta eccezione per la Grecia. (Ansa)