EQUITALIA SBRANA LA PENSIONE SOCIALE DI UN ANZIANO NULLATENENTE. CHE MUORE DI FAME. (DEI 27 MILIARDI DI MPS? NOTIZIE?)
venerdì 28 giugno 2013Milano - Questa è una storia come tante, di tanti italiani nel 2013. Un commerciante in pensione, una persona che ha lavorato tutta la vita, si reca alla posta per ritirare la propria pensione e si sente dire che non ne ha più diritto, perché Equitalia gli ha pignorato tutto, fino all’ultimo centesimo del conto corrente. L’amara vicenda è accaduta a Voghera ed il protagonista è un uomo di 74 anni, G. S. la cui vita è stata letteralmente sconvolta.
Ed è iniziato il suo dramma. Tutto è partito da alcune tasse non pagate durante la sua attività professionale, arretrati che con il passare del tempo si sono gonfiati fino a raggiungere la cifra di 40mila euro. Impossibile pagare quella somma con una pensione di sole 600 euro al mese, denaro che gli era appena sufficiente per pagare l’affitto, le bollette e sfamarsi; una vita alle soglie della povertà, però almeno dignitosa.
L’uomo, disperato e ridotto in pratica alla fame, si è subito rivolto a un legale. «Abbiamo già presentato ricorso in tribunale, la prima udienza è fissata per il 5 luglio – spiega l’avvocato Maurizio Chiesa, che ha assunto la tutela di G.S. nella causa promossa contro Equitalia – Trovo semplicemente assurdo che lo Stato, con una mano, eroghi una pensione sociale e con l’altra la blocchi, impedendone di fatto l’utilizzo».
Ora, senza neppure quella pensione minima che percepiva, l’uomo è aiutato dalle sorelle, ma la sua situazione non può essere risolta in questo modo. Ma da chi siamo governati? Quale nazione civile permette che accada una cosa simile, mentre i politici litigano solo per la poltrona o si preoccupano degli stranieri. Ma un italiano che ha lavorato tutta la vita per questo Paese non ha nessun diritto? Nessuna tutela? Dovremmo tutti riflettere.
Redazione Milano
Fonte notizia: senza peli sulla lingua / blog.