LA SPAGNA, SOBRIAMENTE: L'FMI PUO' ANDARE AFF... (RISPOSTA UNANIME ALLA RICHIESTA DI ''RIFORMA'' DELLA LEGGE SUL LAVORO)
giovedì 20 giugno 2013MADRID - Non trova consensi in Spagna la "raccomandazione" del Fondo monetario che ieri aveva chiesto di emanare con urgenza una nuova legislazione sul lavoro perche' altrimenti sarebbe a rischio il rispetto dei programma anticrisi concordato con la Troika (Fmi, Ue e Bce).
Seppure con toni diversi, la proposta e' stata respinta sia dal Governo sia dai sindacati. "La Spagna ha gia' una riforma del lavoro, la sta attuando e tra non molto si cominceranno a raccogliere i frutti", ha affermato il segretario di Stato al lavoro, Engracia Hidalgo.
"Riteniamo - ha aggiunto - che la riforma in atto sia profonda, equilibrata e importante; ha trasformato il mercato del lavoro e il suo pieno potenziale si avra' quando si sblocchera' il credito, soprattutto alle piccole e medie imprese, e l'economia avra' maggiore impulso".
Il Governo spagnolo "rispetta tutte le opinioni", ha aggiunto sostenendo che la riforma "ha modernizzato il mercato del lavoro, ha favorito la moderazione salariale e ha aumentato la competitivita' dell'economia".
Per quanto riguarda i sindacati, la posizione comune viene espressa dal segretario dell'Ugt, Toni Ferrer, che ha denunciato il fatto che "l'Fmi ha richiesto ulteriori tagli che comprometteranno anche gli stessi diritti dei lavoratori, con una ulteriore svalutazione dei salari, e causeranno altre perdite di posti". Ferrer ritiene che le richieste del Fmi siano "chiaramente regressive" e che possano causare un maggiore calo dei consumi e trasformare la recessione in una depressione. (Ansa)