QUASI 100 MILIONI TRA POCO SBAFATI DALLA PARTITOCRAZIA COME ''RIMBORSI ELETTORALI'' L'M5S CHIEDE DECRETO PER BLOCCO
martedì 18 giugno 2013ROMA - Un decreto per sospendere il pagamento dei rimborsi elettorali ai partiti per il 2013, in attesa che il Parlamento si esprima sull'annunciata riforma del finanziamento pubblico ai partiti. Lo chiedono i deputati del Movimento 5 Stelle della commissione Affari costituzionali.
''Il ministero dell'Economia - si legge in una nota - ha gia' stanziato 91 milioni 354 mila 339 euro da corrispondere ai partiti entro il 31 luglio prossimo. Il calendario della Commissione alla Camera prevede che il testo della riforma non sia licenziato per l'Aula prima del 18 luglio. Anche il Senato dovra' svolgere successivamente il proprio esame. Cio' significa che i finanziamenti pubblici del 2013 possono gia' considerarsi accreditati sui conti correnti dei partiti, anche di quelli che nel frattempo sono scomparsi''.
''Il governo e i partiti - osservano i Cinque Stelle - continuano, cosi', a ignorare l'esito del referendum del 1993, nel quale milioni di elettori italiani hanno detto 'no' al finanziamento pubblico alle forze politiche, raggirando l'esito tramite un artificio lessicale che ha trasformato in finti rimborsi quello che e' rimasto un finanziamento vero e proprio''.
I deputati del M5S in commissione Affari costituzionali sottolineano quindi come ''solo la proposta di legge del movimento prevede l'interruzione immediata del finanziamento pubblico, mentre quella del governo la lascia intatta per il 2013. E i partiti, dopo aver gestito fiumi di denaro, possono certamente attendere qualche mese in piu' per prendere per intero anche la tranche del 2013''. (Ansa)