FISCO ASSASSINO / LA PRESSIONE SU NEGOZIANTI E ARTIGIANI E' ARRIVATA AL 74% E POTREBBE SALIRE. ITALIA MORTA DI TASSE.
giovedì 13 giugno 2013Nelle ventuno città capoluogo italiane una pressione fiscale da record, pari al 66,27% nel 2012, sta uccidendo i negozi e le piccole attività aertigiane: calzolai, erboristi, sarti, fabbri, corniciai, falegnami.
Napoli e Bologna sono le due "capitali regionali" con la pressione fiscale più alta: a Napoli sommando tutto (tasse comunali, procinciali, regionali e statali, si arriva al 74,16%. A Bologna invece il totale è del 73,29%.Bologna inoltre detiene il triste record del maggiore aumento nazionale in 12 mesi: sono salite del 10% dal 2012.
Il resto dei capoluoghi regionali non è m,esso molto meglio: nessuna città scende sotto il 61,18% che è il valore della pressione fiscale a Trieste.
Quindi, se i Comuni le Province e le Regioni decidessero un qualsiasi aumento delle tasse in questo 2013, si arriverebbe al paradosso di avere in Italia il ritorno del regime sovietico nel quale il padrone che incassava i guadagni lasciando le briciole a chi lavorava era lo Stato. Infatti, se le aliquote attuali venissero portate dagli enti locali al massimo, la somma della tassazione arriverebbe al 70% dove più bassa, quasi al 90% dove è già più alta della media.
In pratica, una persona o una ditta che lavorasse in proprio dovrebbe aspettare il mese di ottobre (10 mesi lavorebbe per lo Stato) per vedere un qualche utile.
Esattamente come nella vecchia Unione Sovietica.
max parisi