NASCE IL ''MOVIMENTO DELLE SARACINESCHE'' NEGOZIANTI RISTORATORI BARISTI ALBERGATORI: 6.000 ADESIONI IN POCHE ORE
lunedì 20 aprile 2020GENOVA - E' nato a Genova il "MoSa", Movimento delle saracinesche. Il gruppo, attivo su Facebook con quasi 6 mila adesioni, "riunisce e da' voce alla protesta delle categorie piu' colpite dalla crisi Covid 19 con 7 punti concreti da cui ripartire", si legge nel comunicato diffuso in queste ore. Artigiani, commercianti, bottegai, ristoratori, baristi e albergatori. Sono questi i rappresentanti delle categorie che hanno aderito fin da subito all'idea di Marino Poerio , titolare di un piccolo forno del centro di Genova.
"Vogliamo dare voce a tutti colori che sono abbandonati dallo Stato - spiega il fondatore Poerio - ma che saranno costretti a pagare i debiti di una situazione di cui siamo vittime indebitandoci ancora con le banche. Siamo coloro che vivono esclusivamente "stando aperti" in un momento in cui l'Italia e' drammaticamente chiusa".
Una categoria gia' vessata da una situazione difficile da sostenere prima ancora dello scoppio dell'emergenza, che ha solo acceso ulteriormente sulle problematiche. "Una ciliegina su una torta gia' avariata da tempo - prosegue Poerio - Vogliamo che questa iniziativa faccia prendere coraggio alle migliaia di attivita' che non hanno mai avuto un vero e proprio rappresentante per mettere in luce le proprie ragioni". Qualora le 7 richieste, non trattabili, non fossero accolte "scenderemo in piazza a Roma".
Il MoSa, si legge nel comunicato, non e' solo un movimento di protesta, ma soprattutto di proposta. Sono stati infatti individuati sette punti fondamentali (da attuare fino alla fine del 2020) per ripartire: "Primo, stop delle locazioni commerciali: venendo di fatto a mancarne l'oggetto, ovvero il commercio stesso. Chiediamo che lo Stato si prenda carico dell'obbligazione che abbiamo coi proprietari dei muri. Secondo, cancellazione delle tasse: gli oneri non devono essere ne' posticipati, ne' rateizzati, ma eliminati. Terzo, proroga delle Cassa Integrazione per i nostri dipendenti. Quarto, eliminazione degli oneri contributivi dei dipendenti per tutto il periodo di chiusura con successivo affiancamento da parte dello Stato per il periodo successivo e sulla base di scaglioni decrescenti. Quinto, rispetto al Pos: annullamento delle commissioni alle banche. Sesto, blocco di nuove licenze: nessun'altra saracinesca deve aprire durante l'anno. Il numero delle aperture e' gia' ora sproporzionato rispetto alle attuali esigenze di mercato. Questa misura dev'essere definitiva e non limitata al periodo dell'emergenza. Settimo, Helicopter Money : non possiamo indebitarci per pagare i debiti. Chiediamo che venga accreditato sul conto corrente di tutti i cittadini maggiorenni, sia noi saracinesche che cittadini che non hanno avuto gravi problemi dalla crisi, una cifra congrua e adeguata affinche' si possa far ripartire tutti insieme l'economia".