INTERVISTA A MATTEO SALVINI: ''IN EMILIA ROMAGNA POSSIANO FAR CADERE IL SECONDO MURO DI BERLINO, ANCHE IN TOSCANA CADRA'''
lunedì 11 novembre 2019In Emilia Romagna, dice il leader leghista Matteo Salvini in una intervista a "La Stampa" pubblicata oggi - "possiamo far cadere il secondo Muro di Berlino. Poi porto il caffe' corretto in ufficio a Conte, Di Maio e Zingaretti, con un sorriso enorme, il sorriso dei giusti".
E a Renzi non glielo porta, chiediamo? "Ah, ecco. Segnati quello che ti sto dicendo a sei mesi dal voto in Toscana. Renzi e il Pd la fanno facile, pensano che li non ci sia partita, che noi non ce la faremo mai a vincere in quella Regione. Invece, secondo me, c'e' la possiamo fare, possiamo vincere pure in Toscana, vedrai".
Ma non avete ancora nemmeno un candidato, facciamo notare. "Il nome c'e' l'ho qui ma ora non posso dirlo, sarebbe prematuro", e si batte l'indice sulla tempia. "Poi se Forza Italia sceglie il candidato giusto in Calabria, il 26 maggio si vince pure li. Non possono proporre il sindaco di Cosenza Occhiuto che ha qualche problema giudiziario, per carita' poi magari finisce tutto nel nulla, ma per partire dobbiamo essere liberi e tranquilli. Ne scegliessero un altro. Sindaci bravi, in Calabria, Forza Italia ce li ha".
Se fate questa infilata di vittorie regionali, soprattutto in Emilia-Romagna, pensa che si votera' per le politiche nella primavera del 2020? "Penso di si', probabile, non lo escludo, me lo auguro. Noi siamo pronti. Questi al governo si fanno male da soli, fanno tutto da soli anche se non facessimo nulla, anche se non ci fossero le regionali, ma noi ci diamo dare fare. Vedrai che sorpresa in Emilia-Romagna. Ma vi rendete conto che i 5 stelle ancora discutono se presentarsi o no? Se non presentano liste qui e in altre Regioni scompaiono dalla faccia della Terra".
Da un po' di tempo lei viene descritto come piu' moderato? Salvini fa la smorfia di incredulita'. "Siete voi giornalisti che almanaccate sempre con le etichette. Ma poi che vuol dire essere moderati? Sono moderato perche' dialogo con i vescovi o con la signora Segre?".
Il Ppe le piace piu' di prima? "Ma guarda che non siamo noi che cerchiamo quelli del Ppe, sono loro che ci cercano perche' hanno bisogno dei nostri voti su alcune questioni. Ma ti rendi conto che a Bruxelles ancora non sono riusciti a comporre la Commissione? Non hanno i voti, sono stretti tra Ppe, Pse e liberaldemocratici. E comunque non ho cambiato idea sull'Europa e infatti ho augurato a Vox di vincere : faccio loro i complimenti, hanno ottenuto un risultato incredibile".
L'apertura a Draghi per il Colle come dobbiamo intenderla? "Ho espresso un'opinione su una persona perbene, un italiano che ha grandi qualita'".
A proposito della senatrice Segre, c'e' il giallo del suo incontro: l'ha vista e cosa vi siete detti? "Si', l'ho incontrata ma non c'e' bisogno di strombazzarlo. E' una persona squisita, intelligente, interessante, al di sopra della media. E' un piacere parlare con lei. La rivedro' di certo. Ma di cosa abbiamo parlato resta una cosa personale". Dei complimenti ribaditi ieri sera da Salvini anche su La7: "Segre e' un modello, un esempio. E' da cretini negare l'Olocausto", ha concluso Salvini nell'intervista a la Stampa.
Oggi, il leader della Lega è stato intervistato anche da una radio privata nazionale: "A Taranto dai lavoratori della ex Ilva ci andro' quando ci sara' una soluzione: stiamo lavorando, sia pur dall'opposizione, per una soluzione. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte poteva pensarci prima di mettere a rischio il futuro di una citta' e di migliaia di lavoratori, non facendo quello che hanno fatto, per cui da Conte, Zingaretti e Di Maio arrivano ora "lacrime di coccodrillo". Facendo riferimento all'abolizione dello scudo penale per Arcelor Mittal, Salvini ha aggiunto: "Ora vado a dire che Conte, Zingaretti e Di Maio sono irresponsabili? E' cosi', ma gli operai hanno bisogno di lavoro, pane, stipendio, futuro, non di colpevoli, per cui stiamo lavorando per una soluzione. Ma adesso e' l'Ilva, poi rischia di essere Alitalia, poi la tassa sulla plastica, la tassa sullo zucchero, poi sulle cartine delle sigarette, sui diesel Euro 3: non si va avanti cosi'".
Redazione Milano