VENETO LOMBARDIA PIEMONTE SARDEGNA FRIULI VENEZIA GIULIA E ABRUZZO CHIEDONO REFERENDUM PER IL MAGGIORITARIO (EVVIVA!)
venerdì 27 settembre 2019"Ci siamo! Cinque Regioni hanno chiesto, attraverso il voto dei loro rispettivi Consigli regionali, di far tenere un referendum abrogativo della quota proporzionale della legge elettorale vigente a livello nazionale. Dopo Veneto, Sardegna, Lombarda e Friuli Venezia Giulia e' arrivato anche il via libera del Piemonte. Per cui lunedi' mattina andremo a depositare il quesito referendario in Corte di Cassazione a Roma e in primavera i cittadini potranno esprimersi sulla legge elettorale". Lo annuncia Roberto Calderoli. Il vicepresidente leghista del Senato esulta dicendo "ridiamo la parola al popolo!" e spiega che "se il popolo lo decidera', finalmente avremo una legge che fara' chiarezza, per cui chi vince ha vinto davvero e va a governare senza il rischio, come sta accadendo adesso, di ritrovarsi al governo tutti quelli che hanno perso". "Vogliamo impedire che dietro il voto dell'elettore ci sia il nulla, ovvero questi giochini di palazzo a cui stiamo assistendo", dice ancora l'ex ministro.
"Mi e' arrivato un messaggio dal presidente della Regione Piemonte, e' ufficiale: la primavera prossima avremo un referendum sul maggioritario, finalmente potranno votare 60 milioni di italiani, chi vince governa, chi perde non rompe le palle". Lo ha detto Matteo Salvini dal palco della festa del partito a Genova commentando il si' del Piemonte alla richiesta di referendum sulla legge elettorale nazionale. "State tranquilli proveranno a fermare anche questo referendum, ma raccoglieremo milioni di firme", ha detto Salvini.
Sarà il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia, il delegato effettivo che porterà alla Corte di Cassazione la delibera in cui si chiede il referendum abrogativo della quota proporzionale dell'attuale legge elettorale. Lo ha deciso l'Aula di Palazzo Lascaris che ha scelto come delegato supplente il presidente della Lega in Consiglio regionale Alberto Preioni. Le delibera è stata approvata con i 31 voti della maggioranza mentre la minoranza è uscita dall'aula. La discussione sulla delibera ha impegnato il Consiglio per tre giorni con due sedute serali.
E anche l'Abruzzo approva la richieta di referendum sulla legge elettorale in chiave maggioritaria. Dopo tre giorni di polemiche, minacce di esposti e scontri procedurali, il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza poco prima della mezzanotte il quesito referendario, voluto dalla Lega, finalizzato all'affermazione del sistema maggioritario abrogando la quota proporzionale. A votare con 17 voti favorevoli il centrodestra, mentre le opposizioni del M5S e del centrosinistra hanno abbandonato l'aula. Nella commissione Bilancio da martedi' scorso e fino alla serata di ieri le minoranze hanno fatto ostruzionismo per allungare i tempi dell'approvazione.
"Al di la' del fatto che in cinque regioni si sia gia' votato, tuttavia arriviamo nello stesso giorno delle altre, quindi abbiamo dato il nostro contributo come prima regione della Lega del centrosud - ha spiegato Bellachioma, da stamani all'Aquila -. Non ci sentiamo sconfitti, siamo una squadra ed abbiamo portato a casa il risultato. Se non ci fosse l'azione illegittima della pentastellata Marcozzi avremmo chiuso il discorso molto prima. Ringrazio i commissari ed i consiglieri regionali che si sono prodigati in questi giorni, siamo comunque contenti per aver dato una soddisfazione a Salvini che domenica verra' in Abruzzo per salutarci e fare il punto della situazione"