IN TUTTE LE REGIONI DEL NORD DEL CENTRODESTRA PIU' LA SARDEGNA REFERENDUM PER IL MAGGIORITARIO PURO (PD FURIOSO)
giovedì 19 settembre 2019Primo si' in Lombardia al quesito referendario sulla legge elettorale proposto dalla Lega e diretto ad abrogare ogni riferimento al metodo proporzionale nell' attribuzione dei seggi alla Camera e al Senato. La richiesta di referendum ha superato il primo passaggio in commissione Affari Istituzionali del Consiglio regionale, con il si' unanime della maggioranza di centrodestra. Pd, Movimento 5 Stelle e +Europa hanno non hanno invece partecipato al voto, contestando il "blitz" della Lega. Astenuto il consigliere del Gruppo Misto, Viviana Beccalossi. Il voto finale del Consiglio sara' calendarizzato con molta probabilita' per martedi' prossimo.
Via libera quindi, della Commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale della Lombardia, presieduta dalla Consigliera Alessandra Cappellari (Lega), alla richiesta di REFERENDUM abrogativo della quota proporzionale della legge elettorale ai sensi dell'articolo 75 primo comma della Costituzione. A favore si sono espressi i partiti di maggioranza, con la sola astensione della consigliera Viviana Beccalossi (Gruppo Misto). I rappresentanti delle forze di opposizione, in polemica verso la proposta del centrodestra, hanno scelto di non partecipare al voto. Il quesito verra' posto all'ordine del giorno della prossima seduta dell'Assemblea di Palazzo Pirelli.
Anche in Veneto, si va verso il referendum sulla legge elettorale nazionale nella direzione del maggioritario.
Prosegue anche in Veneto, infatti, l'iter della Proposta di Deliberazione Amministrativa della Lega che contiene il quesito referendario diretto ad abrogare la quota proporzionale nel sistema elettorale della Camera e del Senato, sollecitato a livello nazionale dal leader leghista Matteo Salvini. Oggi la Prima Commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto ha approvato la proposta con i voti della maggioranza di centrodestra; non hanno partecipato alla votazione i consiglieri Piero Ruzzante (LeU) e Patrizia Bartelle (Italia in Comune) e quelli del Movimento 5 Stelle Erika Baldin e Simone Scarabel. Relatore per l'Aula sara' il capogruppo della Lega Nicola Finco.
"Con questa proposta - ha detto il presidente del Consiglio di Regione Veneto, Roberto Ciambetti - illustrando il testo alla Commissione - si afferma l'intenzione di dare la parola ai cittadini sulla materia elettorale: da un lato, infatti, c'e' chi vuole modificare la legge elettorale nelle segrete stanze romane; dall'altro lato c'e' chi vuol dare ai cittadini la possibilita' di esprimersi sul come cambiare la legge elettorale, rispetto a chi fa manovre di palazzo. La nostra proposta va in senso maggioritario, perche' da' la possibilita' di sapere immediatamente chi rappresentera' in Parlamento quel determinato territorio e le sue istanze. Puntiamo ad approvare la proposta referendaria, assieme ad almeno altre sei regioni d'Italia (Lombardia, Piemonte, Liguria, Basilicata, Sardegna e Friuli Venezia Giulia) entro il 26 settembre, per poterla depositare in Corte di Cassazione lunedi' 30 settembre e di seguito sottoporla al giudizio degli elettori - ha concluso - entro la prossima primavera".
La richiesta di un referendum abrogativo della legge elettorale nazionale, su cui la Lega ha chiamato alla mobilitazione, approda martedi' prossimo, 24 settembre, anche nel Consiglio regionale della Sardegna, convocato per le 10.30. Primo punto all'ordine del giorno e' una mozione della Lega, come preannunciato nei giorni scorsi.
Redazione Milano