ACCORDO M5S-LEGA SU SICUREZZA: ''SEQUESTRO E CONFISCA NAVI CHE ENTRANO IN ACQUE ITALIANE A FRONTE DIVIETO''
giovedì 18 luglio 2019Le navi confiscate perché entrate in acque territoriali italiane a fronte di un divieto di ingresso delle autorità potranno essere vendute. Lo prevede una riformulazione di vari emendamenti presentati al dl Sicurezza bis presentata alle commissioni Affari costituzionali e Giustizia alla Camera.
Se non si riescono a vendere entro due anni dal primo tentativo, le navi "sono destinate alla distruzione".
Lo stesso emendamento punta a stabilire che le navi sequestrate "possono essere affidate dal prefetto in custodia agli organi di polizia, alle Capitanerie di porto o alla Marina militare ovvero ad altre amministrazioni dello Stato che ne facciano richiesta per l'impiego in attività istituzionali.
Gli oneri relativi alla gestione dei beni sono posti a carico dell'amministrazione che ne ha l'uso, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica".
Inoltre, la proposta di modifica, mira a stabilire che "quando il provvedimento che dispone la confisca diviene inoppugnabile, la nave è acquisita al patrimonio dello Stato e, a richiesta, assegnata all'amministrazione che ne ha avuto l'uso.
"La nave per la quale non sia stata presentata istanza di affidamento o che non sia richiesta in assegnazione dall'amministrazione che ne ha avuto l'uso è, a richiesta, assegnata a pubbliche amministrazioni per fini istituzionali ovvero venduta, anche per parti separate. Gli oneri relativi alla gestione delle navi sono posti a carico delle amministrazioni assegnatarie" - si legge.
Le commissioni Giustizia e Affari costituzionali della Camera riprenderanno oggi l'esame del decreto Sicurezza bis dagli emendamenti all'articolo 2. Nella seduta di ieri i relatori hanno presentato un emendamento sulla destinazione delle risorse derivanti dalle multe e proposto la riformulazione di alcuni emendamenti.
Restano dunque le maximulte per le navi che violano il divieto di entrare nelle acque territoriali e la confisca immediata dell'imbarcazione.
La supermulta, voluta dalla Lega, va da un minimo di 250 mila euro a un massimo di 1 milione (nel testo attuale erano da 10 a 50 mila).
Tiene quindi l'accordo M5s-Lega sul sequestro e la confisca della nave sin dalla prima violazione, e non piu' dalla seconda come prevede il testo originario del decreto. "In caso di violazione del divieto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali italiane, salve le sanzioni penali quando il fatto costituisce reato, si applica al comandante della nave la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 150.000 a euro 1.000.000. La responsabilita' solidale di cui all'articolo 6 della legge 24 novembre 1981, n. 689, si estende all'armatore della nave", recita la prima riformulazione.
"E' sempre disposta la confisca della nave utilizzata per commettere la violazione, procedendosi immediatamente a sequestro cautelare", e' il testo del secondo emendamento riformulato.
Infine, l'emendamento dei relatori di M5S e Lega dispone che "le somme derivanti dalle sanzioni amministrative per le violazioni sono versate ad apposito capitolo dell'entrata del bilancio dello Stato delle amministrazioni interessate, per essere utilizzate quale concorso agli oneri di gestione delle navi assegnate, a quelli di custodia e a quelli di distruzione. Il ministro dell'Economia e delle finanze, su proposta del ministro dell'Interno, e' autorizzato ad apportare le occorrenti variazioni di bilancio, anche in conto residui".
Redazione Milano