L'OLOCAUSTO VOLUTAMENTE DIMENTICATO, SISTEMATICAMENTE NASCOSTO: IL MASSACRO DI CRISTIANI NEL MONDO.
martedì 28 maggio 2013Roma - Città del Vaticano - "Oltre 100 mila cristiani vengono uccisi ogni anno, per motivi che hanno una qualche relazione con la loro fede". Lo denuncia ai microfoni della Radio Vaticana monsignor Silvano Maria Tomasi, rappresentante della Santa Sede all'Onu di Ginevra. "Indagini credibili", spiega l'osservatore permanente, sono arrivate alla "scioccante conclusione" che la cifra e' superiore ai 100 mila, mentre "altri cristiani sono soggetti a uno sradicamento forzato, subiscono la distruzione dei loro luoghi di culto, lo stupro e il rapimento dei propri leader", come accaduto recentemente a due vescovi ad Aleppo, in Siria.
Molti di questi atti, denuncia l'arcivescovo, "sono il frutto del fanatismo, dell'intolleranza, del terrorismo e di leggi discriminatorie". Inoltre, per monsignor Tomasi, in alcuni Paesi occidentali, "dove la presenza cristiana e' stata storicamente parte integrante della societa'", si rafforza la tendenza a "marginalizzare il Cristianesimo nella vita pubblica", ignorando il suo contributo sociale e storico e arrivando addirittura a "restringere la capacita' delle comunita' di fede di portare avanti i loro servizi caritatevoli".
Monsignor Tomasi sottolinea anche che il Consiglio dei diritti umani dell'Onu ha riconosciuto che la religione e la spiritualita' sono al servizio della promozione della dignita' umana e che il Cristianesimo e' al servizio del vero bene dell'umanita'. A tal riguardo, il diplomatico vaticano cita i servizi - dall'educazione alla sanita' all'assistenza dei rifugiati - che vedono la Chiesa cattolica impegnata a favore dell'uomo, senza alcuna discriminazione di razza o religione.
Redazione Milano.