DOMANI ELEZIONI POLITICHE IN DANIMARCA: FAVORITO IL PARTITO SOCIALDEMOCRATICO ANTI IMMIGRAZIONE (NOVITA' ASSOLUTA)
martedì 4 giugno 2019COPENAGHEN - Domani i danesi sono chiamati alle urne per le elezioni legislative che dovrebbero essere vinte, in base agli ultimi sondaggi, dalla coalizione di centrosinistra guidata dal Partito socialdemocratico di Mette Frederiksen. Un appuntamento che modifichera' gli equilibri politici nazionali per i prossimi 4 anni, dopo un governo di minoranza di centrodestra, appoggiato dal Folkeparti di destra.
La rinascita del partito della Frederiksen, che sembrava disperso tra le formazioni di destra e centrodestra, e' il nodo delle legislative. Un successo attribuito dagli analisti alla sua nuova identita' che si esprime con un programma completamente opposto a quello socialdemocratico sia per quanto riguarda le politiche sociali che sull'immigrazione, e quindi molto vicino ad ideologie di destra.
Secondo gli ultimi dati il 'blocco rosso' della coalizione di centrosinistra dovrebbe ottenere piu' del 55%, con in testa la formazione socialdemocratica, accreditata al 27%. Distante, al 18%, il partito del premier uscente, Lars Lokke Rasmussen, seguito dall'alleato di destra che dovrebbe superare l'11%.
Al di la' di questa scadenza elettorale, ad accomunare le principali forze politiche danesi e' la convinzione che sull'immigrazione servono provvedimenti molto restrittivi, in passato appannaggio della sola destra.
Per il partito socialdemocratico si tratta di tutelare la generosita' della Danimarca, puntando sull'integrazione dei rifugiati e migranti gia' stabiliti nel Paese, invece di continuare ad accoglierne nuovi, ma anche ricostruire un sistema di welfare che sta cadendo a pezzi. E il punto centrale del programma del partito socialdemocratico è espellere chi non ha diritto di risiedere in Danimarca.
Durante l'ultima legislatura, proprio per scoraggiare l'immigrazione extra Ue, africana e mediorientale in massima parte, la legislazione vigente e' stata ritoccata 114 volte, in una direzione sempre piu' restrittiva caldeggiata e votata in parlamento anche dai socialdemocratici, con grande scandalo delle tradizionali componenti di sinistra del partito.
"Non sei una cattiva persona solo perche' sei preoccupato per l'immigrazione" ha dichiarato in un recente comizio elettorale la Frederiksen, che con questa mossa dovrebbe ottenere consensi significativi anche nei ranghi dell'elettorato di destra. Molti commentatori, alla vigilia delle urne fanno notare che di "socialdemocratico" oggi nel partito che si appresta a vincere le elezioni è rimasto solo il nome.
Ancora piu' a destra ci sono due nuovi piccoli partiti in lizza alle legislative, tra cui 'Stram Kurs' che vuole vietare l'islam e deportare i musulmani. E' accreditato attorno al 5%.
Inoltre la leader socialdemocratica data come grande favorita si e' impegnata a ricostruire lo Stato sociale danese - con un aumento della spesa pubblica dello 0,8% l'anno durante la prossima legislatura - sempre piu' indebolito e con meno mezzi a disposizione, a cominciare dal servizio sanitario nazionale, dopo la chiusura di molti ospedali statali in 10 anni e soprattutto dal fatto che decine di migliaia di migranti arrivati in Danimarca ne usufruiscono gratis.
Altrettanto in sofferenza la pubblica istruzione: nell'ultimo decennio in Danimarca hanno chiuso battente 1/5 delle scuole statali. Due settimane fa in Danimarca le elezioni europee sono state vinte dai liberali di Venstre seguiti dai socialdemocratici della Frederiksen.
Domani gli elettori, quindi, potrebbero decretare la vittoria della nuova socialdemocrazia di destra in Danimarca.
Redazione Milano