ALLEN SINAI - ECONOMISTA DI FAMA MONDIALE - DA' RAGIONE AL GOVERNO ITALIANO: ''AUSTERITY STRADA SBAGLIATA LA UE HA TORTO''
martedì 4 dicembre 2018"Insistere con le politiche di austerity e' la strada sbagliata. A maggior ragione quando un Paese sta rallentando la sua crescita deve spendere molto, mettere soldi nelle tasche dei cittadini e tagliare le tasse". Lo ha detto in una intervista a "Il Messaggero" Allen Sinai, 77 anni, il guru di Wall Street per antonomasia, già consulente della Fed e della Casa Bianca (con cinque presidenti di entrambi i partiti), oggi a capo della Decision Economics di New York.
L'economista ha appena partecipato presso l'Aspen Institute al forum Stati Uniti-Italia sull'evoluzione dei rapporti economici tra i due paesi. Gentile e loquace, Sinai ha voglia di dire che in questa battaglia tra Roma e Bruxelles sui conti pubblici e la manovra, lui si schiera dalla parte del governoitaliano: "Finira' con un compromesso. L'Italia accettera' di ridurre il rapporto deficit/Pil e Bruxelles mettera' da parte la procedura di infrazione. L'Italia e' tra i paesi fondatori dell'Unione europea e nelle famiglie non si caccia a cuor leggero uno dei propri membri. Sarebbe controproducente per tutti".
Ma secondo l'economista in questo duro confronto c'e' qualcuno che ha piu' ragione dell'altro: "L'Italia: per stimolare la crescita e' giusto spendere di piu'".
"La crescita economica italiana - spiega - e' troppo lenta, deve correre piu' velocemente e per farlo serve un forte stimolo fiscale: "Occorrono entrambe le cose: abbassare le tasse e mettere piu' soldi nelle tasche dei cittadini per rilanciare i consumi. Comunque se ho capito bene questa manovra riduce anche le tasse alle imprese con la flat tax".
Solo per le partite Iva fino a 65.000 euro di reddito: "E' un buon inizio".
Una delle principali misure di questa manovra e' il reddito di cittadinanza: "Sono d'accordo: e' una misura che stimola l'economia e aiuta a ridurre le disuguaglianze. E' una cosa positiva per le famiglie che hanno un reddito basso. Per crescere bisogna fare in modo che le persone spendano di piu'".
E' pericoloso - gli viene chiesto - per un paese come l'Italia, che ha un debito pubblico altissimo, aumentare troppo il deficit: "L'austerity significa taglio della spesa pubblica, aumento delle tasse, riduzione del deficit. E' la ricetta tedesca, ma e' una ricetta miope, sbagliata: cosi' e' impossibile crescere. Negli Stati Uniti abbiamo fatto il contrario e cresciamo ad un ritmo del 3 per cento. L'Europa invece e' entrata in recessione, e l'Italia in particolare ne ha gia' avute due negli ultimi sette anni".
Serve esattamente il contrario dell'austerity? "Sì, servono politiche espansive: inizialmente si puo' aumentare il deficit per crescere piu' velocemente, si fanno le riforma strutturali a partire da quella fiscale e poi si mettono a posto i conti pubblici. Solo crescendo a un ritmo sostenuto si puo' abbattere il debito. Il punto non e' se il rapporto deficit/Pil e' al 2,2 per cento o al 2,4 per cento. Per stimolare la crescita si puo' arrivare anche al 3 per cento".
Insomma, l'economista e' d'accordo con Salvini e Di Maio, i due vicepremier italiani che dicono di non essere interessati allo spread e alla reazione dei mercati, ma ai cittadini: "Sono d'accordo al 100 per cento. Qual e' il fine della politica? Migliorare la qualita' della vita delle persone che vivono nel proprio paese, dare loro opportunita' di lavoro", ha detto Sinai.
Redazione Milano