ARRESTATI TRE AFRICANI PER STUPRO E OMICIDIO DI DESIREE: PERMESSI DI SOGGIORNO SCADUTI, SPACCIATORI DI DROGA
giovedì 25 ottobre 2018ROMA - E' accaduto questo: è stata drogata fino ad arrivare all'incoscienza, poi violentata mentre era incosciente e infine uccisa. Questa è l'ipotesi che stanno seguendo gli investigatori della polizia di Stato della squadra mobile di Roma e del commissariato San Lorenzo che indagano sull'omicidio della 16enne Desiree, la ragazza violentata e uccisa il 19 ottobre scorso nel quartiere romano di San Lorenzo.
Secondo la polizia i responsabili avrebbero somministrato a Desiree sostanze stupefacenti in modo da ridurla in stato di incoscienza e ne hanno abusato sessualmente, così cagionandone la morte avvenuta nella notte del 19 ottobre.
Per l'omicidio sono già state fermate tre persone: due senegalesi irregolari in Italia e un nigeriano e proseguono le ricerche per individuare altri responsabili del delitto. Come detto dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, si cerca attivamente anche una quarta persona.
Secondo quanto si apprende da fonti investigative, uno dei due senegalesi fermati per stupro ed omicidio di Desiree, il 27enne Gara Mamadou, aveva un permesso di soggiorno per richiesta d'asilo scaduto ed era stato espulso con provvedimento del prefetto di Roma il 30 ottobre del 2017.
Espulsione mai messa in atto.
Dopo il decreto di espulsione lo stesso Mamdou si era reso irreperibile ma era stato rintracciato dalla polizia a Roma il 22 luglio scorso, ed era inoltre in attesa del nulla osta dell'autorità giudiziaria per reati pendenti a suo carico.
Il secondo senegalese fermato, il connazionale Minteh Brian, di 43 anni, aveva invece presentato alla questura di Roma nell'agosto del 2017 istanza di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi umanitari, ma eeraq scaduto. Una domanda, la sua, ancora ferma in Questura in attesa di integrazioni della documentazione.
Il terzo fermato, invece, è un nigeriano di 46 anni, Chima Alinno, ed è ancora da accertare il suo status sul territorio italiano. Tutti i fermati sono ritenuti responsabili di violenza sessuale di gruppo, cessione di stupefacenti, omicidio volontario.
Gli investigatori della squadra mobile di Roma, grazie anche alle testimonianze di chi era nello stabile di via dei Lucani, hanno ricostruito di che cosa è successo tra la sera del 18 e la notte del 19 ottobre: i quattro accusati hanno dato droga alla 16enne, molta droga, tanto da renderla incosciente e abusare di lei. Una tale quantità di droga da essere consapevoli che Desiree avrebbe potuto morire, per questo nei loro confronti è scattata anche l'accusa di omicidio. Il risultato degli esami tossicologici chiarirà comunque che tipo di sostanze hanno causato l'overdose e la morte della ragazza. La 16enne, di Cisterna di Latina, mancava da casa dal 17 ottobre, aveva detto di aver perso il bus e che sarebbe rimasta a Roma da un'amica. La madre aveva denunciato l'allontanamento ai carabinieri di Latina. E dal 17 ottobre la giovane gravitava intorno allo stabile di via dei Lucani, altre volte era stata lì e forse conosceva i quattro del branco.