|
||||||||
I NUOVI LEADER SALVINI-TOTI-MELONI CONQUISTANO LA FIDUCIA DEGLI ITALIANI: TRAVOLGENTE VITTORIA ELETTORALE DI LEGA-FI-FDIlunedì 26 giugno 2017Netto, clamoroso, in alcuni casi "storico": il trionfo del centrodestra segna i ballottaggi delle amministrative 2017 che vedono la gran parte dei 22 capoluoghi di Provincia in gioco passare all'asse FI-Lega Nord-Fdi. E' per il Pd e tutto il centrosinistra, lo schiaffo e' sonorissimo: cadono roccaforti "rosse" come Genova e Pistoia, dove il centrodestra non aveva mai vinto e cadono sei Comuni su sei - Piacenza inclusa - in Emilia-Romagna. Da stamatina a Matteo Renzi tocchera' riannodare i fili di una sconfitta che rischia di minare anche la sua leadership interna al suo stesso partito: "il Pd isolato politicamente perde. Cambiare linea e ricostruire il centrosinistra subito", e' il fendente lanciato dal leader della minoranza Andrea Orlando. Mentre Renzi da' la sua lettura: "Sono risultati a macchia di leopardo". "Non e' un test politico". Fu molto più onesto Massimo D'Alema quando subì da presidente del consiglio nel 1999 altrettanta catastrofica sconfitta e si dimise da Palazzo Chigi. Se Renzi fosse altrettanto onesto, si dimetterebbe da segretario Pd assumendosi le responsabilità di questa irreparabile legnata elettorale. In una tornata elettorale, comunque, che registra un'alta disaffezione dell'elettorato (affluenza al 46%, tredici punti in meno rispetto al primo turno). A fare rumore e', innanzitutto, l'imporsi di quell'alleanza Fi-Lega-Fdi che, fino a qualche giorno fa, vedeva proprio in Silvio Berlusconi il più scettico, tanto da non avere di fatto partecipato alla campagna elettorale se non in ultimissimo, avendo sentito profumo di vittoria. Eppure, proprio l'unità del centrodestra con la nuova Lega di Salvini, FdI della giovane e seguitissima Giorgi Meloni e soprattutto lo stratega del nuovo corso di Forza Italia, Giovanni Toti, ha avuto il premio unanime degli elettori. Questo centrodestra vince, espugnando Genova con Marco Bucci e conquistando roccaforti rosse come La Spezia - con Pierluigi Peracchini - e Pistoia, con Alessandro Tomasi. Ma lo schema unitario e' vincente anche a Monza, Lodi, nell' "ex Stalingrado" d'Italia Sesto San Giovanni, ad Asti e a Verona, dove Federico Sboarina trionfa su Patrizia Bisinella, compagna dell'ex sindaco Flavio Tosi e sostenuta anche dal Pd. "Ora vado fino in fondo, a governare. I prossimi sono Renzi, Gentiloni e Boschi", esulta Salvini "vedendo" la trazione leghista del trionfo di oggi. "E' un risultato storico, il centrodestra ne faccia tesoro", e' il messaggio, chiaro che Giovanni Toti, dopo il trionfo del "modello" che porta il suo nome in Liguria, manda ai leader di Fi, Lega e Fdi, a cominciare proprio da Berlusconi. "Uniti si vince, no perditempo", incalza Giorgia Meloni anticipando un dibattito che, nei prossimi giorni, si fara' intenso. Anche perche' al Sud, dove e' l'influenza di FI a prevalere in maniera netta su quella leghista, il centrodestra avanza ugualmente. Clamorosa e' la vittoria a L'Aquila, dove Pierluigi Biondi ribalta il risultato del primo turno e ha la meglio su Americo Di Benedetto. Annunciato, il trionfo a Catanzaro di Sergio Abramo e al fotofinish quello a Rieti. In tutto, ai ballottaggi, il centrodestra prende 16 capoluoghi su 22 rivoluzionando, inoltre, il tradizionale trend negativo che aveva subito al secondo turno. Oggi, a "piangere", e' invece il Pd. Il centrosinistra si consola vincendo a Lecce con Carlo Maria Salvemini, a Padova con Sergio Giordani, a Lucca con Alessandro Tambellini e a Taranto con Rinaldo Melucci. "Poteva andar meglio", scrive in tarda notte Renzi su facebook cercando di scaricare la sconfitta minimizzandola, a suo parere le elezioni amministrative siano "un'altra cosa rispetto alle politiche". Eppure, in chiave di leadership di coalizione, il voto ha schiantato Renzi. E da Mdp arrivano, in vista della kermesse di Giuliano Pisapia, i primi attacchi: "la destra e' forte, o si cambia o si muore", sottolinea Arturo Scotto. E il M5S? Dopo il "disastro" del primo turno, si consola strappando Carrara al centrosinistra (con Francesco De Pasquale) dopo 70 anni di governo "rosso" e avanzando nel Lazio, dove vince a Ardea e Guidonia. "Siamo in crescita inesorabile", sottolinea Luigi Di Maio. In realtà i numeri, quelli veri, dicono il contrario. A Parma, a sorridere e' il simbolo del dissenso interno al M5S, Federico Pizzarotti. "Ognuno nel Movimento si fara' domande e si dara' risposte", sono le parole della rivincita del sindaco emiliano che, con il suo "effetto Parma", potrebbe dare linfa ad una formazione ex M5S anche a livello nazionale. Un fatto, in ogni caso emerge chiaro e tondo da queste elezioni: l'Italia ha virato a destra ed è il centrodestra a rappresentare la maggiornza degli italiani che ora hanno diritto a vederlo governare il Paese. Max Parisi ![]() |
||||||||