CROLLO POLITICO IN AUSTRIA: SI DIMETTE IL VICE CANCELLERE, CAPO DEL PARTITO POPOLARE E LA DESTRA (FPOE) E' PRIMO PARTITO
mercoledì 10 maggio 2017VIENNA - Terremoto politico in Austria. Reinhold Mitterlehner ha annunciato oggi le sue dimissioni da vice cancelliere, ministro degli Esteri e leader del partito Popolare (OeVP). "Penso di averne abbastanza", ha detto il 61enne Mitterlehner, aggiungendo che il suo lavoro era ormai diventato "senza gioia e senza obiettivi". Impegnato a cercare di mantenere unita la coalizione di governo con i socialdemocratici (SPOe), Mitterlehner lascia mentre crescono le speculazioni su una possibile crisi dell'esecutivo, con i due partiti che si accusano a vicenda di bloccare l'agenda di riforme concordata in gennaio. SPOe e OeVP governano assieme da dieci anni.
Il cancelliere socialdemocratico Christian Kern ha intanto annunciato che farà una dichiarazione nel pomeriggio. "Io sono per il compromesso politico", ha detto il vice cancelliere, che ha poi criticato il suo partito per l'atteggiamento conflittuale con i partner di governo. "E' impossibile essere allo stesso tempo un partito di governo e di opposizione", ha aggiunto, spiegando che lascerà la guida del partito nel weekend e gli incarichi di governo la settimana prossima.
A succedere a Mitterlehner alla guida del partito Popolare, sarà probabilmente il 30enne ministro degli Esteri Sebastian Kurz, sostenitore della linea dura sulla questione immigrati, praticamente identica a quella della destra del Partito della Libertà. Fra i politici più popolari del paese, Kurz è considerato il successore naturale del leader uscente. Al momento i sondaggi mostrano un testa a testa fra l'SPOe e la formazione di destra partito della Libertà (FPOe) in leggero vantaggio, diventando primo partito in Austria, seguiti dall'OeVP. L'arrivo di Kurz potrebbe però far risalire i consensi per il Partito popolare. Le elezioni politiche sono previste per la seconda metà dell'anno prossimo.
Un anno fa, i candidati popolare e socialdemocratico sono stati eliminati al primo turno delle presidenziali austriache, raggiungendo entrambi l'11%, in un risultato umiliante per i due storici partiti che hanno guidato il paese nel dopoguerra. Il ballottaggio, ripetuto e rinviato in seguito a problemi tecnici e procedurali, nonchè brogli sulle schede dall'estero, ha poi visto l'elezione dell'indipendente dei Verdi, Alexander Van der Bellen, che ha sconfitto di misura il candidato di destra Norbert Hofer.
Tuttavia, alle elezioni dell'anno prossimo, sempre che non si arrivi alle elezioni anticipate dopo questo terremoto politico in casa dei popolari, le probabilità che vinca in maniera netta il Partito della Libertà sono alte, tenendo conto specialmente del fatto che la crisi dei migranti clandestini e le pressioni della Ue perchè l'Austria sia costretta ad accettare trasferimenti di migranti - in attesa di asilo per nulla scontato - dall'Italia stanno alzano molto la tensione politica del Paese.
Redazione Milano