LES ECHOS: ''IL 50% DEGLI ITALIANI PRONTO A VOTARE PARTITI NO-UE NO-EURO E L'80% DEGLI IMPRENDITORI E' CONTRO L'UNIONE''
martedì 14 marzo 2017PARIGI - Il tema del rifiuto sempre più vasto e profondo da parte degli italiani nei confronti della Ue è assente dalla stampa nazionale, come fosse una questione marginale. Così, ha buon gioco il principale giornale finanziario francese a pubblicare in prima pagina un articolo su questo tema che sta facendo scalpore in Francia alimentando il dibattito politico d'Oltralpe in vista delle elezioni presidenziali di aprile.
"L'Unione Europea e' sempre meno amata persino nel paese che l'ha vista nascere, l'Italia" Con questa constatazione inizia un articolo del corrispondente da Roma Olivier Tosseri che Les Echos pubblica oggi, martedi' 14 marzo, nella rubrica di prima pagina "Succede in Europa", a commento di un sondaggio SWG-Deloitte sul rapporto tra gli italiani e l'Unione Europea.
"Gia' si sapeva che i cittadini italiani, un tempo i piu' euro-entusiasti, stessero diventando tra i piu' euro-scettici: tra Movimento 5 stelle e a Laga Nord - scrive Tosseri - un italiano su due e' pronto a votare per un partito che nel suo programma includa l'uscita dall'euro come preludio all'uscita dall'Europa dei 27".
"Piu' sorprendente, per non dire piu' preoccupante - scrive il quotidiano economico francese - e' che l'inchiesta SWG-Deloitte mostri come ben 8 imprenditori italiani su 10 giudichino negativamente l'Ue: troppo lontana dai loro problemi, la sua fiscalita' e' troppo complessa e differente tra gli Stati membri e penalizza le piccole e medie imprese a vantaggio dei grandi gruppi".
"Le Pmi italiane infatti - scrive Les Echos - sono troppo piccole per negoziare direttamente con i governi nazionali europei, in un momento in cui Regno Unito, Irlanda, Lussemburgo o Olanda si fanno una concorrenza sfrenata per attirare nel loro territorio le sedi sociali delle imprese. Anche per questo molti imprenditori italiani lamentano una mancanza di equita' in seno all'Ue, a cui si aggiungono le sempre più forti recriminazioni nei confronti dei burocrati brussellesi e dei fondi distribuiti dalla Commissione europea che arrivano a stento in Italia e sono anche mal gestiti".
"Secondo il sondaggio - prosegue l'articolo di Tosseri - il loro disamore verso l'Europa e' in continua crescita: l'85 per cento auspica che l'Ue cambi radicalmente, contro il 79 per cento della media dei loro colleghi europei".
L'articolo pubblicato da Les Echos - che notoriamente è una testata filo-Ue - è ancora più rilevante se si pensa che in Francia è raro che la grande stampa si interessi delle vicende italiane, se non per ragioni scandalistiche. Ma ora, perfino Les Echos scrive che la Ue, se spettasse agli italiani deciderne il destino, avrebbe le ore contate. E il 26 marzo il governo Pd "celebrerà" il 60° della CEE a Roma...
Redazione Milano