GOVERNO MERKEL TAGLIA GLI ASSEGNI FAMILIARI AI LAVORATORI UE OCCUPATI IN GERMANIA (COME HA FATTO LA GRAN BRETAGNA)
lunedì 19 dicembre 2016BERLINO - Sterza sempre più a destra, la politica del governo Markel, per provare a sottrarre consensi ad Alternativa per la Germania. Oggi, il vicecancelliere e ministro dell'Economia tedesco, Sigmar Gabriel, annuncia che vuole tagliare gli assegni familiari per i cittadini della Ue, se la famiglia del lavoratore cittadino comunitario risiede nel Paese d'origine. Esattamente come chiede di fare AfD.
"Se un bambino non vive da noi, ma nel suo paese natale, i benefici di assistenza economica dovrebbero essere commisurati a quelli di quel paese", ha detto il vicecancelliere.
Gabriel ha atteso per mesi che il ministro competente, quello delle Finanze Wolfgang Schauble della Cdu, presentasse una proposta sul modello britannico. Stufo di attendere, ha deciso di agire.
In Germania i cittadini della Ue hanno diritto agli assegni familiari per tutta la durata del loro soggiorno lavorativo nel Paese. Secondo l'Agenzia federale del lavoro, nel mese di novembre la Germania ha cosi' staccato assegni familiari per 185 mila bambini non cittadini tedeschi, contro i 120 mila del 2015: un aumento del 54 per cento in undici mesi.
Da gennaio a dicembre di quest'anno 470 milioni di euro sono andati a famiglie non tedesche com figli, per lo piu' polacche, ceche, rumene e croate, famiglie rimaste nelle nazioni d'origine, mentre i capifamiglia vengono a lavorare in Germania.
Il ministero delle Finanze tedesco ha sottolineato che alla Commissione Ue e' stata presentata la scorsa settimana una proposta per adeguare gli assegni familiari e sociali ai livelli dei paesi di effettiva residenza delle famiglie beneficiarie. "Stiamo esaminando come puo' essere adeguata ad un cambiamento la legislazione europea in merito", ha spigato un portavoce.
Il segretario generale della Csu, Andreas Scheuer, ha spiegato: "per quasi tre anni il problema del 'non trasferimento dei benefici per i bambini nei Paesi della Ue e' stato un programma fondamentale della Csu, per contrastare gli abusi sociali".
Il Presidente dell'estrema sinistra della Linke, Katja Kipping, si e' invece scagliata contro Gabriel: "Deve essere chiaro che in questo modo Gabriel sposta l'Unione a destra, verso il terreno della destra populista". E ancora: "Suscitare sentimenti razzisti e' il core-business dell'AfD. Nessun democratico dovrebbe abbassarsi a tali livelli".
Gabriel da parte sua ha dichiarato che non ci dovrebbe essere alcun abuso d'immigrazione nei sistemi sociali: "Esiste in Europa una legge sul lavoro per gli immigrati, ma non c'e' alcun diritto ai benefici sociali senza lavoro".
E resta il fatto che se la famiglia del lavoratore straniero viene in Germania, il costo del proprio mantenimento, ad iniziare dal costo dell'alloggio, è ben differente da quello - nello specifico - di Croazia, Romania, Polonia o Repubblica Ceca. Quindi percepire assegni famliari è corretto. Se invece la famiglia rimane nel Paese d'origine, allora si crea un'ingiustizia ai danni proprio di quelle famiglie che si sono trasferite in Germania, perchè in ogni caso l'importo degli assegni familiari rimane il medesimo sia che vi sia stato il trasferimento, sia che non sia avvenuto.
Da qui, la decisione "populista" del ministro Sigmar Gabriel. Che detto per inciso, è dell'Spd. Cioè, è un socialdemocratico...
Redazione Milano