PUTIN PARLA ALL'EUROPA (E AGLI STATI UNITI): ''IL NEMICO E' IL TERRORISIMO ISLAMICO, INVECE V'INVENTATE SIA LA RUSSIA''
domenica 27 novembre 2016MOSCA - Straordinario intervento di Vladimir Putin che parla all'Europa e dice con estrema chiarezza che la Russia è sua alleata, non un sua nemica e che il nemico c'è: è il terrorismo islamico.
"Le contraddizioni che oggi scaturiscono dalla ridistribuzione del potere economico e dell'influenza politica non fanno che aumentare. Il fardello della reciproca sfiducia limita le nostre possibilità di trovare risposte efficaci alle sfide e alle minacce concrete che il mondo di oggi si trova ad affrontare. Al contempo, in alcuni dei nostri partner non vediamo l'intenzione di risolvere i veri problemi internazionali".
Così il presidente russo Vladimir Putin, in un intervento su La Stampa di Torino oggi in prima pagina, dicendosi convinto che "la sovranità sia il principio cardine dell'intero sistema di relazioni internazionali. Ma non aspiriamo né al dominio globale, né all'espansione, né allo scontro con nessuno", assicura.
"Nella nostra visione - afferma Putin - la vera leadership non consiste nell'inventare minacce fittizie, sfruttandole per sottomettere gli altri, ma nell'individuare i veri problemi, collaborare per unire gli sforzi degli Stati per risolverli. Questo è esattamente il modo in cui la Russia concepisce oggi il suo ruolo nell'arena mondiale".
Putin denuncia che: "Si riproduce continuamente il cliché delle 'minacce', immaginarie e fittizie, come la famigerata 'minaccia militare russa'. Effettivamente si tratta di un affare redditizio: così, afferma, "si possono gonfiare gli stanziamenti per il settore bellico dei propri Paesi, piegare gli alleati agli interessi di una singola superpotenza, espandere la Nato, portare l'infrastruttura dell'alleanza, unità militari e nuovi armamenti vicino ai nostri confini. Ovviamente - osserva - può essere conveniente rappresentare se stessi come difensori della civiltà contro chissà quali nuovi barbari. Ma il fatto è che la Russia non ha nessuna intenzione di attaccare chicchessia", ribadisce.
Un altro "problema immaginario", secondo il presidente russo, "è quello dell'isteria - non può essere definita altrimenti - che gli Usa hanno montato sulle supposte interferenze della Russia nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti".
"Gli Stati Uniti - scrive Putin nel suo intervento - a quanto pare hanno molti problemi reali e urgenti: dall'enorme debito pubblico all'incremento di tragici casi di utilizzo delle armi da fuoco, agli interventi arbitrari commessi dalla polizia". Ma forse - sottolinea - è più semplice, anziché ragionare sulle cause e ipotizzare soluzioni, distrarre l'attenzione della gente sui cosiddetti hacker, sulle spie, gli agenti e così via, mandati dalla Russia. Siamo onesti: davvero qualcuno pensa seriamente che la Russia possa in qualche modo influenzare le scelte del popolo americano? L'America è una grande potenza, non una specie di 'repubblica delle banane'".
Infine sul fronte della lotta al terrorismo sostiene: "Gli appelli della Russia per una lotta comune al terrorismo vengono ignorati. E per di più i gruppi terroristici continuano a essere armati, riforniti, sostenuti e addestrati nella speranza di poterli utilizzare ancora una volta per finalità politiche personali. Si tratta di un gioco molto pericoloso", ammonisce.
Più chiaro di così.
Redazione Milano