IL GOVERNO RENZI ROVESCIA SUL VENETO ORDE DI AFRICANI DEI BARCONI: 26.000 IMPOSTI CON LA FORZA ALLA REGIONE
martedì 23 agosto 2016VENEZIA - In Veneto crescono ancora le imposizioni del governo Renzi di africani - tutti da espellere perchè senza alcun diritto d'ottenere lo status di profughi - raggiungendo quota 26.102 unita'. Ma 14.801 persone, protesta oggi il presidente della Regione Luca Zaia, parlando di azioni "arbitrarie" da parte del Governo, sono gia' "fantasmi irreperibili". Ovvero sono fuggiti andando chissà dove, ma non certamente in Austria, dato che le frontiere sono presidiate da polizia ed esercito austriaco palmo a palmo.
Dal luglio 2014, spiega il governatore dopo l'incontro di giunta, per 17 volte il Governo del Pd "ha aumentato in modo costante e arbitrario il numero di immigrati assegnati al Veneto. Siamo cosi' passati dai 788 della prima assegnazione del luglio 2014, contro la quale il Veneto espresse formalmente il suo diniego, ai 26.102 arrivati calcolati al 17 agosto scorso, dei quali 11.301 ospitati in strutture e 14.801 scomparsi nel nulla e divenuti veri e propri fantasmi".
Questo, rincara Zaia, senza dimenticare "che il Veneto, terra di accoglienza vera e razionale, ospita gia' 511.588 persone stabili". Il governatore, infatti, ha ricevuto una nuova lettera da parte del prefetto di Venezia Domenico Cuttaia con un ulteriore aggiornamento dei numeri assegnati al Veneto. E, in una nota ufficiale, chiede di rimando "come sia possibile che le quote di migranti attribuite ai territori vengano costantemente e arbitrariamente aumentate dal Governo, senza che venga richiesto alcun parere alle Regioni, vista l'entita' assunta ormai dai flussi non programmati".
Per il numero uno di Palazzo Balbi, "e' diventata un'unilaterale consuetudine che la quota di migranti per il Veneto venga sempre aggiornata in base, cito testualmente, 'al recente aumento disposto dal ministero dell'Interno'. Ritengo inaccettabile- continua- che si continui a procedere unilateralmente. Questa mancanza costante di condivisione e di confronto ci induce, come in tutte le altre occasioni, a non riconoscere legittimo l'aumento della quota assegnata al Veneto".
Zaia esprime poi "sconcerto e preoccupazione", per il fatto che il Governo starebbe pensando a uno stanziamento di 40 milioni di euro per il recupero di 65 strutture di proprieta' di ministeri o del Demanio in tutta Italia da utilizzare per ospitare i migranti, 11 delle quali in Veneto. "Si persevera nell'approccio emergenziale, il piu' sbagliato- dice Zaia- di fronte a un'emergenza che tale non puo' essere considerata. La situazione era nota fin dall'estate 2011 con 63.000 arrivi, poi scesi a 12.000 grazie agli accordi con i Paesi del nordafrica realizzati dal Governo Berlusconi e dal ministro Maroni, fino ad arrivare ai 200.000 di quest'anno".
Insomma, per il presidente non si deve parlare di emergenza, "ma di improvvisazione e sottovalutazione". Perdipiu', aggiunge, "stiamo parlando di una situazione nella quale due terzi dei migranti non sfugge dalla fame, dalle guerre o dalla persecuzione politica o religiosa e quindi non considerabili profughi, ma emigranti economici". La soluzione concreta, conclude, "c'e', ed e' quella di creare campi di accoglienza in Nordafrica sotto l'egida della comunita' internazionale, dove curare i bisognosi, raccogliere quante piu' informazioni possibili su ogni persona, creare un corridoio umanitario per i veri disperati e respingere gli altri".
Redazione Milano