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IL GOVERNO RENZI VUOLE SPENDERE I SOLDI DEI FONDI PENSIONE PRIVATI PER SALVARE LA BANCA DEL PD FALLITA. QUALE? MPS.mercoledì 27 luglio 2016In queste ore stiamo assistendo a manovre convulse ed al limite del parossismo per cercare di salvare Monte dei Paschi di Siena dal bail in, dato che con ogni probabilità non riuscirà a superare gli stress test i cui esiti saranno resi pubblici venerdì prossimo, ma dopo le 22.00 in modo da non devastare anche la seduta borsistica della fine di questa settimana, sempre ammesso che "indiscrezioni" non filtrino prima con coseguenze immediatamente rilevabili: sfracello degli indici a Milano. In ogni caso è bene cominciare col dire che Mps, una delle banche più antiche al mondo che è resistita a tutto per oltre cinque secoli, è spacciata: ha resistito perfino a Hitler e Mussolini, a Stalin e alla Guerra Fredda, ma non ha retto alla gestione del PD. Ora, che accadrà? Dopo che il fondo Atlante ha praticamente esaurito tutte le risorse nel salvataggio di BPVI e VenetoBanca (esattamente come avevamo previsto su questo giornale), ecco che il sistema pilotato dal governo Renzi si sta inventando Atlante2, il cui obbiettivo sarebbe di andare ad acquistare gli NPL, ovvero i crediti in sofferenza, in pancia dalle banche italiane, MPS in primis, "per migliorarne la solidità" dicono i giornali e i tg a senso unico a sinistra. Provare a schivare il fallimento sistemico delle banche italiane, la verità. L’idea, di per sé, però, potrebbe avere anche un senso: da quando esiste la finanza speculativa, andare ad acquistare i crediti incagliati delle banche pagandoli un tozzo di pane sperando di riuscire a recuperare dai clienti debitori parecchio in più, è attività lucrosa. I famosi “derivati” sono serviti proprio a quello: acquisto un credito marcio, lo impacchetto in un bello strumento finanziario con un rendimento interessante e lo rivendo al popolino come “investimento sicuro”. Come sia andato con la crisi del 2008 dei sub prime lo sappiamo bene. Tuttavia, questa volta stiamo danzando sull’orlo del precipizio, dato che sono state chiamate ad investire in Atlante 2 e quindi in crediti marci, le casse previdenziali private e non per bruscolini, ma per circa 500 milioni di euro. Sì, avete capito bene: le casse previdenziali che dovranno garantire in futuro le pensioni ai professionisti, aderiranno ad Atlante 2 e useranno i contributi dei propri iscritti per acquistare crediti marci, in particolare quelli in pancia a MPS che, in questo momento, è il grande malato che potrebbe travolgere tutto e tutti in Italia. Il punto è che per salvare una banca (o più banche) si chiede di utilizzare risorse che dovrebbero invece essere impiegate in investimenti sicuri e non in un gioco alla roulette, dove alla fine a perdere potrebbero essere i pensionati di domani. Analoga richiesta è stata fatta - dal governo Renzi - alle Assicurazioni Generali, a Unicredit e UBi, e tutte paiono decise ad intervenire, magari usando i soldi dei clienti che hanno deciso di accantonare una parte dei loro risparmi in fondi pensione privati. Capite che stiamo veramente raschiando il barile e, soprattutto, stiamo seriamente ipotecando le pensioni delle attuali generazioni per salvare una banca che è stata malgestita da manager riconducibili al partito di governo. E tutto questo perché all’Italia non è consentito di fare oggi quello che venne consentito di fare ai tedeschi ieri. Certo, le regole sono cambiate, ma sempre DOPO che una nazione, quella considerata “virtuosa”, ha sistemato le proprie magagne e malefatte finanziaie. A chi dice che oggi bisogna accettare la normativa vigente, è opportuno ricordare che la Ue ha modificato in corso d’opera i parametri di emissione dei motori diesel, così da far rientrare a norma i motori inquinanti montati sulle automobili tedesche. Ciò che è drammatico è che comunque sia, tutte queste manovre saranno perfettamente inutili rimanendo nella moneta unica ed a riprova di questo, abbiamo il fatto che il pil pro capite italiano è più basso oggi di quanto non lo fosse prima della moneta unica. E che la moneta unica sia il cancro che tutto sta divorando, lo testimonia il fatto che la BCE ha deciso di aumentare il QE e di prolungarne la durata. Peccato che se non ha sortito effetti fino ad ora, non li sortirà nemmeno in futuro. La verità è che il progetto della moneta unica è fallito, e con esso chi l’ha sostenuto, a partire da MPS la banca del partito che maggiormente in questi anni si è speso in difesa di un progetto nato morto e che sta provocando solo disastri a livello continentale. Sarebbe il caso di prenderne atto e di uscirne quanto prima. Luca Campolongo Fonti http://www.corriere.it/economia/16_luglio_26/nasce-atlante-2-unicredit-avvia-riorganizzazione-1e8e01de-52a7-11e6-9335-9746f12b2562.shtml http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2016-07-25/atlante-2-e-l-operazione-sistema-casse-ma-c-e-chi-si-chiama-fuori-193359.shtml?uuid=ADcRAlx http://it.reuters.com/article/businessNews/idITKCN10521C http://tg24.sky.it/tg24/mondo/2016/02/03/parlamento-ue-regolamento-emissioni-nox-auto-ossidi-azoto.html
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