MEDIOBANCA SCRIVE: ''LA SITUAZIONE DI MPS STA PRECIPITANDO. SE ARRIVA IL BAIL IN CROLLA L'INTERO SISTEMA BANCARIO''
giovedì 7 luglio 2016MILANO - E' stato il classico "rimbalzo del gatto morto", quello che è accaduto stamattina in Borsa a Milano. Infatti, dopo poche ore dall'apertura sono scattate le vendite sulle banche considerate piu' fragili, con gli acquisti che continuano a premiare gli istituti piu' solidi.
Il Banco Popolare, Bper e Mps sono stati anche fermati in asta di volatilità per eccesso di perdite. Ora Bper che era tra i migliori in avvio segna -4,59%, il Banco Popoalre -4,46%, Bpm -3,78%, Unicredit -2,5%, Mps (che in avvio era stata fermata al rialzo) -2,5% mentre Ubi Banca cede lo 0,17%.
Tengono Intesa Sanpaolo (+0,94%) e Mediobanca (+2,9%).
Gli investitori aspettano mosse e decisioni ben definite per la soluzione del problema delle sofferenze, considerato il piu' urgente da affrontare in un contesto già incerto in tutta la zona euro per gli effetti del Brexit.
Oggi al Monte dei Paschi di Siena alle 14,30 si riunisce il cda che discutera' il piano straordinario di cessione di 10 miliardi di crediti marci, come richiesto dalla Bce. Lo scenario di fondo dovrebbe combinare nell'immediato l'acquisto di parte dei 10 miliardi di queste sofferenze attraverso il fondo Atlante e, successivamente, una garanzia alla ricapitalizzazione.
Il fondo Atlante riceverebbe 3-4 miliardi di nuove risorse, di cui 500 milioni da Cassa Depositi e Prestiti, 500 milioni da Sga (che è la ex bad bank del Banco Napoli, figuratevi da quanto tempo si trascina il buco all'epoca di 11mila miliardi di lire), 700 milioni da una serie di banche e il resto da altri operatori.
Tuttavia, il problema della raccolta dei fondi e' ancora aperto visto che, secondo quanto scrive oggi Il Sole 24 Ore, le grandi banche hanno fatto sapere di non voler partecipare con nuove risorse mentre la Sga fa capo al Governo e un suo intervento potrebbe entrare nel mirino di Bruxelles come aiuto di Stato.
In piu', Mps dovrebbe essere ricapitalizzata per almeno 2 miliardi, con un'operazione sul mercato alla quale il Governo farebbe da garante, secondo gli analisti di Equita, impegnandosi a sottoscrivere l'inoptato di un aumento di capitale.
Secondo il Corriere della Sera di oggi, la Ue chiederebbe però la conversione di 2 miliardi di obbligazioni subordinate detenute da investitori istituzionali in azioni, soluzione a cui il Governo si oppone, perchè aprirebbe una falla gigantesca in tutte le banche italiane e non solo, anche in Fondazioni e quindi in Comuni e Province, dando il via al collasso del sistema bancario e finanziario nazionale.
Che la situazione di Mps sia gravissima, gli addetti ai lavori lo sanno molto bene, mentre la gente comune, i risparmiatori, i correntisti e più in generale l'opinione pubblica nazionale è tenuta all'oscuro, o almeno non viene detto che Mps sta per fallire.
Gli analisti di Mediobanca scrivono senza mezzi termini che la "situazione su Mps sta precipitando. Le Autorità hanno capito che il bail-in causa problemi e costi piu' pesanti dei benefici che porta, in particolare nel caso di una ricapitalizzazione particolarmente piccola come quella di Mps. Se si verificasse un terzo caso come quelli di Veneto Banca e la Popolare Vicenza, la reazione dei correntisti di tutta Italia sarebbe irrazionale e le conseguenze sarebbero sistemiche".
Gli analisti consigliano quindi "di stare lontani dalle banche italiane".
Il tema sofferenze sta pesando anche su Bper: sempre Il Sole 24 Ore scrive che la banca sta per vendere due portafogli per 200 e 250 milioni, per un totale di 450 milioni, solo la meta' dei 900 milioni messi in vendita. A comprare sarebbero i fondi Cerberus e Algebris. E l'altra metà? O si trova un acquirente, o dovrà essere contabilizzata come perdita a bilancio. Ovvero: fallimento.
Redazione Milano