FINANZA INTERNAZIONALE SPAVENTATA DALLA VITTORIA DELL'M5S: ''VUOLE IL REFERENDUM SULL'EURO!'' (FINANCIAL TIMES, OGGI)
martedì 21 giugno 2016LONDRA - Il mondo finanziario europeo, che ha il proprio cuore a Londra, sembra aver accantonato il rischio di che vinca il Brexit e ora ha puntato la propria preoccupazione sul Movimento 5 stelle, "un partito anti-sistema che minaccia da anni di cambiare il panorama politico italiano, e che ha registrato il suo più grande successo nelle elezioni amministrative di domenica conquistando Roma e Torino".
Lo scrive oggi il Financial Times.
"E' un duro colpo per il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in un momento difficile per la sua premiership - osserva un editoriale non firmato e quindi da attribuire alla direzione dell'importante quotidiano finanziario britannico e mondiale.
"L'M5S - prosegue il preoccupato commento - e' stato dominato a lungo dal suo fondatore, il comico Beppe Grillo, e dalle sue invettive contro l'euro e l'immigrazione, ma ora ha mostrato un nuovo volto e piazzato due giovani donne alla guida di due grandi citta', compresa la capitale, in una politica che, nonostante la giovane eta' di Renzi, resta dominata da uomini maturi. Il risultato del Movimento - continua il Financiai Times - riflette la volontà degli elettori di protestare contro il governo, dopo anni di crescita lenta, salari stagnanti e disoccupazione elevata".
"Il partito e' popolare anche per la sua lotta contro la corruzione, che rimane endemica, soprattutto a Roma. Tuttavia - ecco l'attacco dei circoli finanziari - il Movimento 5 Stelle è ancora lontano dal dimostrare di essere un contendente credibile a livello nazionale, soprattutto per le sue incoerenti politiche economiche basate sull'ipotesi di un referendum sull'euro che porti al ritorno della valuta sovrana in Italia, sulla riduzione delle tasse contestualmente all'aumento della spesa pubblica".
"La domanda principale dopo le comunali - prosegue l'articolo - è come reagirà Renzi. Il capo del governo ha scommesso il suo futuro sul referendum costituzionale d'autunno. Una sconfitta, seguita dalle sue dimissioni, è ora un esito possibile, anzi probabile. Renzi deve riprendere l'iniziativa - esorta il giornale -. Una delle critiche che gli vengono mosse è di guidare il Partito democratico come un one-man show. E allora, dovrebbe far brillare i suoi alleati e dare l'idea di guidare una forte squadra nazionale".
E' interessante osservare come i circoli finanziari mondiali provino a dettare la linea di condotta politica al segretario del Pd italiano, oltre che al presidente del Consiglio italiano.
"La sua sconfitta a ottobre - sottolinea allarmato il Financial Times - sarebbe un danno per l'Italia. Il Pd potrebbe sopravvivere alla caduta di Renzi e restare al governo per un po', ma poi precipiterebbe in un nuovo scontro tra fazioni e probabilmente farebbe marcia indietro sulle politiche economiche riformiste renziane".
E il Financial Times conclude l'editoriale così: "Ora il Movimento 5 stelle è alla prova: dovrà andare oltre la facile retorica populista e dimostrare di essere capace di amministrare due grandi città. Il suo successo a livello locale, comunque, non puo' coprire le carenze del suo programma politico, basato sull'uscita dell'Italia dall'euro. Il partito ha introdotto facce nuove nella politica italiana, ma con questi presupposti di politica economica non è neanche lontanamente in grado di gestire l'Italia".
La paura dell'Italiexit dall'euro è alta, a Londra...
Redazione Milano