LA DESTRA TRIONFA ALLE ELEZIONI PRESIDENZIALI IN AUSTRIA, L'ONDA DELLA DESTRA DEMOLISCE SOCIALDEMOCRATICI E POPOLARI
domenica 24 aprile 2016VIENNA - Trionfo della destra al primo turno delle presidenziali in Austria, in un risultato che dà ulteriore forza e concretezza alla decisione di Vienna di chiudere il Brennero per fermare i migranti clandestini provenienti dal colabrodo Italia.
Il candidato Norbert Hofer del Partito della libertà (Fpö in sigla) che nei sondaggi è la prima forza politica del Paese con il 32% dei consensi, secondo le proiezioni che lo danno al 35,4% al ballottaggio del 22 maggio sfiderà l'ecologista Alexander Van der Bellen, che ha ottenuto il 22%.
Per la prima volta nella storia dell'Austria, i candidati della 'grande coalizione' di governo, cioè il Partito socialdemocratico (Spö) e il Partito popolare (Övp), sono stati esclusi dal secondo turno di voto.
Il risultato è arrivato mentre molta attenzione è concentrata sulle politiche austriache in materia di crisi dei rifugiati, dopo che Vienna ha alzato la tensione con l'Italia accusandola di non fare abbastanza per 'gestire' i profughi diretti a nord e di lasciarli passare alle frontiere.
Vienna ha avvisato che ha deciso per il ripristino dei controlli e di alzare una barriera al valico del Brennero, se il flusso dei migranti che non possono più usare la rotta balcanica si riverserà al suo confine.
Hofer di recente ha definito "fatale" l'accordo sui migranti tra Unione europea e Turchia, dicendo di voler impedire che il suo Paese diventi una "terra di immigrazione".
Intanto, oggi una nuova manifestazione al Passo del Brennero di estremisti di sinistra italiani ha chiesto è sfociata in disordini e tensioni. quando i facinorosi di sinistra hanno superato il confine entrando in Austria e sono stati respinti dalla polizia.
Secondo le proiezioni di Orf, che si riferiscono al 68,1% delle schede conteggiate e hanno un margine di errore di un punto percentuale, Hofer ha ottenuto il 35,4% e il candidato dei Verdi il 21,3%.
Al terzo posto è arrivata la candidata indipendente Irmgard Griss, unica donna in lizza, con il 19%.
Segue al quarto posto il cristiano-democratico Andreas Khol con l'11,1%, mentre quinto è il socialdemocratico Rudolf Hundstorfer con il 10,9%. Ultimo l'imprenditore edile Richard Lugner con il 2,3%.
In precedenza, i candidati dei due grandi e storici partiti politici, socialdemocratici e popolari, erano soliti superare assieme l'80% dei voti nelle presidenziali. Ora, tutti e due assieme non arrivano al 23%.
L'incarico di capo dello Stato, nel Paese alpino, ha il rilevante incarico di formare il governo, accettare o meno la lista dei ministri e sciogliere il Parlamento.
La vittoria della destra ha un alto valore simbolico: l'esito di queste elezioni è considerato un termometro dell'appoggio popolare ai partiti al governo e al Fpö euroscettico. Nel primo commento dopo il voto Hofer, il candidato più giovane con i suoi 45 anni e considerato l'erede dello storico leader del partito Joerg Heider, si è definito "grato e pieno di umiltà" e ha detto di non essersi "aspettato un risultato di questa dimensione".
Secondo i sondaggi pre-elettorali, il favorito era l'ecologista Van de Bellen, ma evidentemente erano indirizzati a disorientare l'elettorato, che però alla prova dei fatti nell'urna ha portato al plebiscito per la destra.
Ultimamente Hofer ha appoggiato l'uso delle armi da parte dei cittadini austriaci in questi "tempi di insicurezza" dovuti all'arrivo dei migranti, si è espresso contro il matrimonio gay e contro i diritti di adozione per le coppie dello stesso sesso.
Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, ha salutato con "grande gioia" la vittoria del partito "storico alleato della Lega", mentre l'olandese Geert Wilders ha twittato "Fantastico!" e la leader del Front National francese Marine Le Pen ha parlato di "magnifico risultato".