ALTERNATIVA PER LA GERMANIA: ''I POPOLI HANNO DIRITTO DI DECIDERE IL PROPRIO DESTINO: VOGLIAMO IL REFERENDUM SULLA UE''
lunedì 28 marzo 2016LONDRA - Sono passate quasi due settimane da quando Alternativa per la Germania (AfD) ha stravinto alle elezioni locali creando non pochi problemi per Angela Merkel e come era facile immaginare adesso inizia a puntare in alto.
In una intervista rilasciata alcuni giorni fa al quotidiano euroscettico Daily Express il vicepresidente e parlamentare europeo Beatrix von Storch ha dichiarato che invidia i cittadini britannici per il fatto che il 23 Giugno vadano a votare per decidere se rimanere o uscire dalla UE e il suo partito vuole un referendum simile in Germania.
"I popoli hanno il diritto di decidere il loro destino" ha aggiunto la von Storch la quale ha pesantemente criticato la Merkel per la sua politica migratoria e ha usato parole forti per attaccare la libera circolazione prevista dai trattati comunitari.
Ed un'altra donna, questa volta al vertice di Alternativa per la Germania, domina la scena politica tedesca e sta facendo passare notti insonni a Frau Angela "Wilkommen Migranten" Merkel.
Si tratta di Frauke Petry, bella e pasionaria leader dell'Alternative fuer Deutschland, che ha stravinto le ultime elezioni comunali e sta ottenendo sempre piu' consensi tra i tedeschi che sono stufi delle politica filoeuropeista e pro migranti della Merkel.
La Petry in una recentissima intervista spiega le ragioni del suo successo ed elogia la Svizzera: "AfD e' un partito che in tre anni e' cresciuto fino al 15% o al 24% in alcuni Laender, e che minaccia il potere degli altri partiti. Portiamo via voti, ed e' naturale che non piacciamo ai due partiti tradizionali, Cdu e Spd, che hanno fallito nell'affrontare le principali questioni nazionali come la crisi economica, il difficile sviluppo dell'Ue, l'immigrazione, il supporto alla famiglia o la politica energetica. I tedeschi, inoltre, non sono mai stati coinvolti nel dibattito politico ed, anzi, si sono sentiti sempre piu' esclusi. Noi invece vogliamo includerli e chiediamo che in Germania venga introdotta una democrazia piu' diretta, sul modello svizzero".
Al riguardo delle stragi islamiche di Bruxelles, la Petry ha dichiarato: "Gli attacchi a Bruxelles mostrano chiaramente che Europa e Germania non hanno fatto granche' per prevenire queste situazioni. Inoltre, un'immigrazione illegale delle proporzioni di quella che stiamo sperimentando non aiuta a garantire la sicurezza, ma destabilizza i nostri Paesi. La situazione in Belgio e in Francia e' peggiore di quella tedesca, ma anche noi abbiamo un certo numero di potenziali terroristi gia' presenti sul nostro territorio. I nostri servizi lo sanno, ma non possono fare piu' di tanto. Per questo, e' necessario chiudere le frontiere, capire che tipo di persone si trovano gia' in Europa, e attenersi ai regolamenti europei iniziando ad espellere i migranti irregolari e riportandoli nei loro Paesi".
Frauke Petry sa bene che I partiti contrari all'Unione europea si stanno diffondendo sempre piu' nel Vecchio Continente, con consensi di massa: "L'idea di essere euroscettici non e' solo tedesca, anzi, siamo stati tra gli ultimi a fondare un partito del genere. Ci sono partiti euroscettici in tutta Europa e penso che questo sia un segnale importante. In ogni Stato c'e' una situazione diversa, il che e' positivo, perche' c'e' una grande varieta' di tradizioni e culture in Europa, che e' cio' che vogliamo proteggere. Se troveremo in tutta Europa politici e partiti che condividono l'obiettivo di riformare l'Ue e di promuovere una nuova idea di Europa, bisognera' seguire questa nuova strada."
In Europa soffia un vento nuovo di popoli nazionali che vogliono tornare ad essere padroni in casa propria, gestire i flussi migratori, non farsi dettare l'agenda dai burocrati di Bruxelles, pensare prima alla propria gente. L'UE e' finita, e ci sono nuove forze pronte a cambiare rotta.
Quanto al referendum simile al Brexit anche in Germania, promosso dall'AfD al momento non e' chiaro quanti siano i tedeschi a favore e soprattutto non si sa se esiste una maggioranza a favore di una fuoriuscita della Germania nella UE ma di certo il rifiuto di Angela Merkel di cambiare la sua politica su migranti e rifugiati non puo' che far accrescere l'euroscetticismo dei tedeschi e chissa' che nei prossimi mesi non ci siano delle sorprese.
GIUSEPPE DE SANTIS - Londra