''LE BANCHE CENTRALI, COME LA BCE, SI STANNO AVVICINANDO AL PUNTO IN CUI NON INFLUENZANO PIU' I MERCATI'' (BRIAN SMITH)
venerdì 18 marzo 2016Per capire che sta accadendo - anche in Italia - nell'economia e soprattutto nel delicatissimo meccanismo banche-finanza, bisogna non perdere di vista cosa dicono i principali "opinion-maker" operativi ai massimi livelli della finanza mondiale. Uno di essi, uno dei più seguiti e autorevoli, è Brian Smith, Vice Presidente Senior dell'U.S. Fixed Income, TCW.
La sua analisi, riportata di seguito, svela uno scenario davvero preoccupante. La domanda principale a cui Smith risponde è: le banche centrali, a iniziare dalla Bce, sono ancora in grado di evitare un crash europeo e mondiale?
Ecco la sua risposta.
"Sembra che le Banche centrali globali si stiano avvicinando sempre piu' al punto in cui non riusciranno piu' a influenzare i mercati. Esse sono certamente tese a raggiungere i loro obiettivi di crescita economica e stabilita' dei prezzi. Tuttavia, la crescente critica pubblica e il rifiuto del mercato delle loro mosse potrebbero far si', andando avanti, che le loro misure diventino 'mezze misure', meno efficaci.
Forse il gioco della rete di sicurezza della politica monetaria e' finito. Siamo arrivati al punto in cui le Banche centrali non solo non devono deludere le aspettative, ma devono anche promettere la luna. Non farlo significa ottenere una risposta negativa dai mercati finanziari, come dimostrato dalle recenti reazioni di mercato in Europa e Giappone, dove le iniziative delle Banche centrali hanno avuto l'effetto contrario rispetto a quello sperato.
Una delle spiegazioni potrebbe essere nella cattiva comunicazione. Altrimenti significa che gli stimoli delle Banche centrali stanno raggiungendo i limiti. La verita' sta nel mezzo. Il 10 marzo Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa, ha affermato 'di non prevedere altri tagli dei tassi in base alla visione attuale'. Nel linguaggio delle Banche Centrali, e' stato come dare alla propria meta' per San Valentino una collana piu' preziosa di quanto si aspettasse, salvo poi dire che andando avanti non ci sarebbero stati mai piu' altri regali; il collier e' un costo irrecuperabile, che pero' crea piu' delusione di prima!
I mercati non stanno piu' reagendo con calma alle medicine somministrate loro dalle Banche centrali. Verso fine gennaio, in Giappone si e' vista una reazione quasi identica quando, con una mossa a sorpresa, la Bank of Japan (BOJ) ha portato in negativo i tassi sui depositi.
Dato quanto sono messe in discussione a livello globale le politiche di tassi negativi e di espansione dei bilanci, e' sempre piu' improbabile che la Federal Reserve vi fara' ricorso in caso di una futura recessione economica.
La Fed sicuramente si vantera' di avere munizioni illimitate per combattere qualsiasi recessione futura, ma in realta' la sua capacita' e volonta' di farlo potrebbero essere notevolmente ridotte".
Brian Smith.
Redazione Milano.