LA UE HA PAURA DELLA ''BOMBA SPAGNA'' DOVE POTREBBE GOVERNARE PODEMOS E RENZI PENSA DI APPROFITTARNE (STAMPA SPAGNOLA)
mercoledì 17 febbraio 2016MADRID - I leader europei ufficialmente mantengono la totale neutralità in merito agli sviluppi politici in Spagna. L'unico imperativo, dopo le inconcludenti elezioni del dicembre scorso, e' la creazione di "un governo stabile".
Ma la verità è tutta un'altra.
Il quotidiano spagnolo Abc scrive che "nel privato i principali attori della scena politica europea cercano di influenzare i negoziati tra le forze parlamentari e prendono in esame con apprensione le possibili coalizioni di governo. Un eventuale approdo del partito anti-austerity Podemos al governo della Spagna, anche in un ruolo comprimario, vale a dire nell'ambito di una coalizione a trazione socialista, e' visto di buon occhio in Europa soltanto dal partito greco Syriza".
Secondo Abc, anche una "grande coalizione" che riunisca i tre maggiori partiti della Spagna - Partito popolare, Partito socialista e Cudadanos - non e' considerata da tutti gli attori europei una formula davvero auspicabile, data la distanza di vedute tra Popolari e Socialisti.
Una alto funzionario della squadra economica del governo tedesco ha affermato nei giorni scorsi che la formula della "grande coalizione", che sinora ha funzionato bene in Germania, potrebbe non essere appropriata nel caso della Spagna. "La grande coalizione - ha spiegato - e' una buona formula quando le parti coinvolte sono relativamente vicine sulle questioni fondamentali. Tuttavia, quando le posizioni sono cosi' lontane come nel caso di Pp e Psoe in Spagna, l'esito rischia di essere decisamente negativo".
E resta il fatto che in un momento cruciale della travagliata storia della Ue, la Spagna non ha un governo, ma soprattutto non ha un governo allienato alla Ue alle volontà della Germania, come era quello di Rajoy.
Il principale partito del Parlamento europeo, il Ppe, continua a sostenere i suoi partner spagnoli e spera che il premier uscente, Rajoy appunto, nonostante la sconfitta elettorale e i devastanti scandali per corruzione che hanno visto finire in carcere alcuni tra i massimi esponenti del suo partito, riesca in qualche modo a ottenere un altro mandato alla Moncloa. Ma la speranza accada è prossima allo zero.
Il leader socialista Pedro Sanchez da parte sua sta ricevendo un forte sostegno da alcuni dei leader socialisti piu' importanti in Europa, e tra questi c'è anche - per interesse, sottolinea Abc - l'italiano Matteo Renzi, che spera per mantenere il potere in Italia in una coalizione di governi del Sud del continente per contrastare la politica di austerita' imposta dalla Germania e arcignamente applicata dalla Commissione europea che tra poco "valuterà" il piano economico italiano voluto proprio da Renzi.
Per Renzi - conclude Abc - un governo socialista in Spagna, con o senza Podemos, darebbe vita ad un fronte anti-austerity che si estendera' dalla Grecia al Portogallo e che includera' anche la Francia, il cui presidente, il socialista Hollande, entrera' in campagna elettorale il prossimo anno.
Si puo' inoltre pensare, sottoliena il quotidiano, che i populisti greci stiano ritardando le riforme imposte ad Atene dalla "troika", nella speranza che un "miracolo" - cioe' un governo di sinistra in Spagna che includa Podemos - arrivi in tempo per cambiare la politica europea.
Nel qual caso, il tracollo della guida "tedesca" è molto probabile che non sarà indolore.
Redazione Milano.