IN GERMANIA ORMAI SI PARLA APERTAMENTE DI CRISI DI GOVERNO. LA MERKEL CADRA' A BREVE, TRAVOLTA DA UN MILIONE DI MIGRANTI
giovedì 21 gennaio 2016BERLINO - Due esponenti della Grande Coalizione al governo della Germania hanno pronunciato ieri per la prima volta una formula ritenuta uno spauracchio politico di massima gravità e sinora accuratamente evitata: "crisi di governo".
Uno, il capogruppo parlamentare dell'Spd, Thomas Oppermann, ha chiesto di mettere fine ai "giorni di caos all'interno dell'Unione" affinche' la crisi dei profughi non si trasformi in una "crisi di governo".
L'altro, Hans-Peter Friedrich, ex ministro della Csu, ha dichiarato che "la Germania si trova gia' in una profonda crisi di governo".
A due anni dalla crisi scatenatasi all'interno della Coalizione a inizio legislatura, e che ha visto come protagonisti proprio Oppermann e Friedrich, le minacce alla tenuta della maggioranza appaiono piu' serie che mai.
La crisi dei migranti sta dominando la politica tedesca: l'imbarazzo dell'Spd a causa delle deludenti prestazioni nei sondaggi (ha perso quasi il 10%) e di alcuni errori politici e' diventata una condizione permanente che indebolisce molto la tenuta della coalizione governativa.
La crisi dei migranti, arrivati oggi ad essere oltre un milione, in più ha propagato l'insofferenza dalla Csu bavarese a diversi esponenti della Cdu di Angela Merkel: e la grande differenza con la prima crisi di governo di questa coalizione e' costituita proprio dal fatto che oggi ad essere messa in discussione e' proprio la figura della Cancelliera, come dimostrano le piu' recenti critiche rivolte dai Socialdemocratici alla consorella bavarese della Cdu, la Csu.
Secondo l'Spd, infatti, la Csu darebbe manforte ai partiti della destra "populista" come l'AfD che vola a quai il 12% nazionale dal 3% che aveva l'anno scorso con le sue costanti critiche alla cancelliera Angela Merkel e con le sue "soluzioni fittizie" ai problemi del paese.
La Csu "illude le persone facendo loro pensare che si possa bloccare il flusso di migranti solamente spegnendo un interruttore", accusa l'Spd: "Tutto questo va direttamente a beneficio degli estremisti e dei populisti di destra", ha dichiarato il vice-segretario dell'Spd Ralf Stegner all'agenzia di stampa "Dpa".
Il Socialdemocratico ha sottolineato che nemmeno l'Spd e' soddisfatto dell'operato della Merkel, ma si e' concesso un distinguo: "La la base delle nostre critiche e' differente: la Csu invece non e' parte della soluzione, ma solo parte del problema. Non ha senso continuare a speculare su un piano B, C o D: dobbiamo trovare insieme risposte comuni", ha concluso Stegner.
Ma proprio queste posizioni "terzomondiste" dell'Spd sono alla base del suo crollo verticale dei consensi e proprio per tentare disperatamente di ritrovare i voti persi, l'Spd si scaglia contro la Merkel facendo con questo il gioco dei suoi avversari interni. Il risultato finale, però sembra oramai essere uno solo: crisi di governo. Il più temuto degli eventi, in Germania.
Redazione Milano