DOPO LA DANIMARCA, ANCHE LA SVIZZERA HA DECISO DI SEQUESTRARE DENARO E BENI AI MIGRANTI CHE CHIEDONO ''ASILO''.
venerdì 15 gennaio 2016Londra - Quando la Danimarca ha deciso di sequestrare il beni dei richiedenti asilo al fine di coprire le loro spese di soggiorno, in molti hanno gridato allo scandalo ma tale iniziativa adesso viene copiata da altri paesi.
Infatti e' di pochi giorni fa la notizia che anche la Svizzera ha deciso di chiedere ai richiedenti asilo di consegnare fino a 10.000 franchi svizzeri (circa 9.000 euro) dei loro beni per pagare le spese di accoglienza. Lo riporta l’emittente svizzera Srf precisando che all’arrivo alla frontiera ai rifugiati viene consegnato un volantino nel quale è scritto a chiare lettere di consegnare i propri beni in cambio di una ricevuta.
Solo due giorni fa la decisione era stata presa dalla Danimarca, sequestrare i beni ai migranti per pagare il soggiorno nei centri, decisione maturata dopo un accordo tra governo conservatore e opposizioni.
Srf ha anche mostrato un documento informativo che viene consegnato ai migranti in cui si dice: “Se sei in possesso di proprietà che superano i 1000 franchi svizzeri, quando arrivi in un centro di accoglienza è necessario che tu rinunci a quei beni in cambio di una ricevuta”.
L’iniziativa è stata pensata per avere risorse aggiuntive con cui finanziare le attività di accoglienza nei confronti dei migranti in Svizzera, come scrive Il Post. «La richiesta del contributo è stata prevista dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM), l’organismo governativo che si occupa di gestire i flussi migratori in Svizzera.
I suoi regolamenti prevedono che i richiedenti asilo e i rifugiati contribuiscano, per quanto possibile, ai costi per la gestione burocratica delle loro domande di aiuto e per l’assistenza sociale nei loro confronti. Una portavoce della SEM ha comunque chiarito che “se qualcuno lascia volontariamente il paese entro sette mesi dal suo arrivo, può ottenere i soldi indietro e portarseli via: altrimenti, il denaro viene utilizzato per coprire i costi” dovuti alla sua permanenza».
Chiunque abbia un po' di buon senso non puo' che approvare questa iniziativa e da parte nostra ci chiediamo perche' l'Italia non faccia lo stesso.
Ovviamente sappiamo gia' la risposta, ma noi insistiamo e per questo abbiamo deciso di riportare questa notizia che in Italia tutti hanno censurato (l'unica lodevole eccezione e' il Secolo d'Italia) al fine di convincere gli italiani a chiedere a gran voce analoga iniziativa al riguardo da parte del governo, che finora ha dilapidato oltre 5 miliardi di euro - di pubblico denaro - per i migranti, dei quali tra l'altro più dell'80% deve essere espulso e rimpatriato data la mancanza di requisiti per ottenere lo status di "profugo".
GIUSEPPE DE SANTIS - Londra.