LE FIGARO ACCUSA HOLLANDE E IL GOVERNO SOCIALISTA:''SIETE PARALIZZATI DAI DOGMI, NON SIETE IN GRADO DI COMBATTERE L'ISIS''
lunedì 16 novembre 2015PARIGI - Di fronte alla spaventosa tragedia che ha raggelato la Francia ed il mondo intero, Francois Hollande e Manuel Valls hanno trovato le parole giuste: la Francia sara' "senza pietà", ha detto Hollande, e intende "annientare" i suoi suoi nemici, ha aggiunto Valls.
Ma quando si passa al "che fare", scrive il quotidiano conservatore "Le Figaro" nell'editoriale di oggi, ecco che sorgono dei dubbi: per darsi i mezzi per vincere questa guerra, infatti, la sinistra francese al governo deve rinunciare alla sua stessa anima.
Come riuscira' Hollande ad imporre procedure giudiziarie di emergenza, quando una parte della sua maggioranza sostiene la riforma lassista proposta dalla ministra della Giustizia, Christiane Taubira?
Si resta senza parole, scrive l'editorialista Paul-Henri du Limbert, nell'apprendere che uno dei kamikaze, il cittadino francese Ismael Omar Mostefai, un delinquente multirecidivo, non e' mai stato in prigione.
Hollande dovra' anche dire a Angela Merkel che la sua generosa politica verso i migranti costituisce un tremendo errore storico: come non vedere che questo grande esodo e' una manna per tutti quelli che, sull'altra riva del Mediterraneo, sognano di far scorrere il sangue in Europa in nome del Califfato?
La sinistra sapra' capire la verita' dei fatti? - si domanda Le Figaro.
"Puo' accettare di rinunciare a tutti i suoi dogmi, il comunitarismo, il multiculturalismo, il sessantottismo piagnucolone ed i sermoni sui nuovi diritti ai poveri migranti africani e mediorientali che le sono cari e che ne costituiscono l'identità?" - scrive l'editoriale in prima pagina. E la risposta è: no.
"Purtroppo e' legittimo dubitarne, commenta l'autore, Di Limbert.
"Fare la guerra richiede guerrieri determinati e non truppe che preferirebbero usare sparatappi invece di mitragliatrici. Ora come ora, nessuno puo' affermare che la maggioranza governativa a guida socialista sia la migliore soluzione politica per condurre la titanica lotta contro lo Stato islamico. Il presidente della repubblica Francese - conclude l'editoriale del "Figaro" - dunque dovra' costringerla con la forza; e, se gli e' possibile, senza pietà". Contro la sua stessa maggioranza, le sue stesse idee sbagliate, i suoi stessi errori fatali che hanno lasciato accadessero stragi immani fatte da islamici a Parigi.