TUTTI CONTRO MARINE LE PEN! IL PRIMO MINISTRO SOCIALISTA VUOLE LA ''GRANDE AMMUCCHIATA'' PER BATTERLA ALLE REGIONALI
venerdì 13 novembre 2015PARIGI - Stanno suscitando vivaci polemiche - a dire poco - nell'opinione pubblica francese le dichiarazioni del primo ministro, Manuel Valls, che in una intervista televisiva - ieri - ha detto di ritenere necessaria una "fusione" delle liste di destra e di sinistra al secondo turno delle elezioni regionali di dicembre per sbarrare la strada al Front National di Marine Le Pen.
A nulla è valso lo "stop" imposto a Valls dai vertici del Partito socialista francese nel corso di una cena di lavoro al palazzo presidenziale dell'Eliseo. Durante quella cena riservata, secondo quanto ha riferito un "convitato" citato anonimamente dal quotidiano progressista "Libèration", Valls si sarebbe detto d'accordo con la linea imposta dal presidente Hollande e dal segretario nazionale del Partito Socialista Cambadèlis; e cioè che la maggioranza governativa - data per spacciata alle urne - farà campagna elettorale per tentare di fare il pieno dei voti dei propri sostenitori al primo turno del 6 dicembre e dopodiche' si pensera' al da farsi per il secondo turno concedendo al massimo qualche "desistenza".
Valls infatti, benchè abbia dato l'impressione di voler accettare "gli ordini del partito", subito dopo e' tornato a ribadire la sua convinzione - per di più in televisione - che al secondo turno del 1 dicembre possa essere necessaria una "fusione" di tutti i partiti "repubblicani".
"Bando alle ipocrisie, - ha detto testualmente Valls davanti alle telecamere - gia' la sera del primo turno bisognera' prendere in considerazione tutte le ipotesi per non far vincere il Front National".
Unica concessione di Valls al duo Hollande-Cambadèlis, è stata quella di aver minimizzato la possibile opzione della "fusione" delle liste destra-sinistra dicendo che "la questione si potrebbe porre in una, due o al massimo tre delle 13 nuove maxi-regioni metropolitane in ci si voterà".
La presa di posizione del primo ministro ha fatto salire la febbre a sinistra, gia' alta a causa degli aspri scontri sul tema del fisco, della questione del trasferimento delle dotazioni finanziarie ai Comuni e di vicende locali come l'avvio dei lavori per il contestato aeroporto a Notre-Dame-des-Landes.
"Ad ogni passo falso", confida a "Libèration" un anonimo e desolato dirigente socialista, "perdiamo elettori a pacchetti di 400", che è un'espressione come quella in italiano del "perdere i capelli a ciuffi".
Inoltre, la stampa francese condanna senza appello Valls non tanto per la miserabile posizione politica di mettere assieme gli elettorati di sinistra e dei gollisti pur di battere Marine Le Pen, posizione che è definita "suicida" sia perchè non produrrà il risultato sperato, sia perchè in un colpo solo, Marine Le Pen configgerebbe tutti, spianando la strada per diventare Presidente della Repubblica (se vincesse le regionali contro socialisti+repubblicani uniti, non avrebbe più avversari da battere) bensì perchè Marine Le Pen non è "suo padre" e il 52% dei francesi, lo dice l'ultimo sondaggio, non avrebbe nulla da obiettare, sul piano della democrazia.
Insomma, Valls ancora una volta ha fatto un drammatico errore politico tutto a vantaggio della destra di Marine Le Pen.
Redazione Milano.