DISOCCUPAZIONE AUMENTA CON I PROFUGHI ARRIVATI IN GERMANIA. SINDACATI ALLARMATISSIMI COSTI ALLE STELLE PERICOLO SOCIALE
giovedì 1 ottobre 2015BERLINO - Il vice-presidente dell'associazione cristiano-democratica dei lavoratori (Cda, costola sindacale della Cdu), Christian Baeumler, ha definito "un attacco alla pace sociale" la richiesta della Cdu - partito maggioranza relativa con a capo Angela Merkel - di abolire il salario minimo di 8,50 euro l'ora per favorire l'ingresso dei rifugiati nel mercato del lavoro tedesco.
"Chi vuole creare in Germania una societa' a due classi di lavoratori deriva intellettualmente dal Fruhkapitalismus", ("capitalismo primitivo" in senso dispregiativo) ha dichiarato Baeumler al quotidiano "Handelsblatt".
L'esponente della Cdu - va sottolineato - ha messo cosi' in guardia Angela Merkel dal rischio di danneggiare l'integrazione dei profughi introducendo delle deroghe al minimo salariale.
"I migranti hanno bisogno di avere accesso alla lingua, alla formazione e al lavoro", ha precisato Baeumler.
"Se i posti di lavoro con il salario minimo saranno sostituiti da posizioni senza tutele salariali, saremo di fronte ad un programma congiunturale per i populisti di destra", ha avvertito Baeumler.
L'arrivo di centinaia di migliaia di rifugiati, pero', spaventa non poco gli esperti del mercato del lavoro tedesco che, almeno per il momento, si presenta in forma smagliante: a settembre la disoccupazione in Germania e' calata di 88 mila unita' a 2,708 milioni di persone. Numero comunque alto, ma a rischio di diventarlo molto di più a breve per colpa dei "profughi".
Giusto in concomitanza con l'anniversario dell'unita' tedesca, la Germania ha registrato il tasso di disoccupazione piu' basso da quasi 25 anni a questa parte.
Anche la sottoccupazione e' calata a circa 3,5 milioni di persone, si legge nei nuovi dati dell'Agenzia Federale del Lavoro.
Tuttavia, dietro le quinte, tutti in Germania si stanno preparando agli effetti dell'afflusso di profughi che nel 2016 mettera' alla prova i centri per l'impiego.
"Ci stiamo preparando a quello che verrà", ha ammesso Frank-Juergen Weise durante la presentazione del bilancio mensile ieri a Norimberga.
Questo sviluppo si sta gia' riflettendo sui numeri: correggendo i dati per le variabili stagionali, a settembre il numero dei disoccupati e' cresciuto di 2 mila unita'. In tutto il 2015, l'immigrazione ha accresciuto il livello di disoccupazione di 40 mila unita' e per il 2016 si prevede addirittura un aumento di 70 mila disoccupati. E il costo sociale, per non dire il conto economico a carico dello stato, della disoccupazione importata con i profughi è molto alto già oggi, dato che secondo le stime degli uffici competenti ogni "profugo" grava per non meno di 18.000 euro annui sulle casse pubbliche.
Se agli oltre 500.000 profughi già arrivati in Germania non verrà trovato lavoro, il costo per le pur floride casse dello stato sarà comunque altissimo e alla lunga - 2 anni ad oggi - insostenibile.Al tempo stesso, il tasso di dicoccupazione diverrà molto più alto rispetto i minimi odierni. Potrebbe risalire da uno fino a tre punti percentuali.
Redazione Milano.