L'FMI NON PARTECIPA PIU' AL ''SALVATAGGIO'' DELLA GRECIA E LA GERMANIA FA SAPERE CHE COSI' SI TORNA AL GREXIT.
venerdì 31 luglio 2015Il Fondo Monetario Internazionale non intende partecipare, almeno per il momento, al terzo pacchetto di aiuti per la Grecia da 86 miliardi di euro, il cosiddetto "piano di salvataggio" sottoscritto da Tsipras il 16 luglio scorso a Bruxelles.
Il Fondo Monetario - spiega - non partecipera' agli aiuti fino a quando Atene non accettera' una completa applicazione delle riforme richieste dai creditori, quindi con l'aggiunta di "altre" rispetto quelle per le quali Tsipras si è impegnato con in creditori internazionali distruggendo - di fatto - la sua stessa maggioranza parlamentare, e fino a quando anche gli stati europei della Ue non acconsentiranno ad una parziale, ma profonda, ristrutturazione del debito ellenico. Ovvero, la sua parziale cancellazione, per una percentuale significativa e non inferiore al 50%. Questo perchè in ogni caso è completamente insostenibile e quindi non verrà mai ripagato.
Ha dichiarato ieri un alto funzionario dell'Fmi: da entrambe le parti devono essere prese "decisioni difficili": i greci dovranno "tenere conto delle riforme" e i partner europei di Atene dovranno "considerare la possibilita' di un taglio del debito".
Quindi, dopo questa netta presa di posizione dell'Fmi, "risulta evidente che uno dei vertici della cosiddetta Troika, l'Fmi, appunto, si sta discretamente ma progressivamente disimpegnando dalla Grecia", scrive l'opinionista Tobias Piller sul quotidiano "Frankfurter Allgemeine Zeitung", secondo cui questo sviluppo "mette a rischio l'intero progetto di salvataggio" del paese ellenico.
Come sottolinea il più autorevole quotidiano tedesco, infatti, la Germania si era detta disponibile a partecipare a un terzo piano di "salvataggio" solo nel caso l'Fmi fosse rimasto della partita, supportando la supervisione del processo di riforma dello Stato greco e accollandosi una parte del rischio.
Secondo Piller, l'Fmi ha sbagliato ricette in passato, ha sottovalutato i rischi anche negli ultimi mesi "e ora si e' fatto prendere dal panico", optando per quella che sta assumendo sempre piu' i contorni di una fuga.
Quella del Fondo - scrive Piller - potrebbe anche essere una strategia tesa a esercitare pressioni sui creditori europei, affinche' offrano alla Grecia condizioni piu' favorevoli, specie sul fronte della rinegoziazione del debito. La partita, pero', e' rischiosa perchè porta di nuovo al Grexit, e come sottolinea l'opinionista tedesco, e' giocata dall'Fmi a colpi di messaggi contrastanti sulla pelle della Grecia. Tuttavia, se questa rimarrà la posizione dell'Fmi, è evidente che la Germania a sua volta non approverà il piano di salvataggio.
Infatti, comunque evolverà l'intricatissima partita con Atene, quasiasi sarà l'esito, dovrà essere il parlamento tedesco ad approvare nuovi aiuti finanziari alla Grecia. E se l'Fmi si sfilerà, verranno bocciati. Così pure verrà bocciata qualsiasi ipotesi di taglio del debito greco, come ribadito più volte dal governo Merkel.
Redazione Milano