GLI ELETTORI FINLANDESI VOTANO IN MASSA I PARTITI CONTRO LA UE E ''L'AUSTERITA''' TANTO CARA (ALL'IMBECILLE) KATAINEN
lunedì 20 aprile 2015Vittoria in Finlandia del partito di opposizione del Centro, con l'imprenditore milionario Juha Sipila, 53enne, pronto a diventare il nuovo premier dopo aver promesso agli elettori di rilanciare l'economia del Paese, rompendo con la paralisi politica del governo uscente. Se la vittoria di Sipila era largamente prevista dai sondaggi, è stata invece una sorpresa il secondo posto ottenuto dal partito dei Finlandesi, euroscettico di destra che si oppone a qualsiasi aiuto alla Grecia.
Stando ai risultati definitivi, il Centro ha conquistato 49 dei 200 seggi in parlamento; il partito dei Finlandesi 37 seggi, mentre il partito della Coalizione nazionale del premier uscente Alexander Stubb ne ha ottenuti 38 e i social-democratici 34.Il premier finlandese, Alexander Stubb, ha ammesso la sconfitta: "Il vincitore delle elezioni è chiaramente il Partito del centro", ha affermato Stubb durante una conferenza stampa. Con il 95,8% delle schede scrutinate, la fazione di Sipila ha ottenuto oltre il 21,5% dei voti, che si traducono in circa 49 sui 200 seggi al Parlamento. Il Partito di coalizione nazionale di Stubb ha ottenuto 38 seggi, i Veri finlandesi ne controlleranno 37 e i socialdemocratici 34.
Nelle prossime settimane l'ex imprenditore prestato alla politica sarà impegnato nella formazione di un governo di coalizione; Sipila, che riceverà formalmente l'incarico di formare il nuovo esecutivo dopo la proclamazione dei risultati definitivi, non ha voluto anticipare con quali partiti intende governare.
Il risultato ottenuto dal partito di Finlandesi consente al suo leader Timo Soini di essere in una posizione di forza per negoziare una carica ministeriale, prima tra tutti quella sognata agli Affari esteri.
Quindi la Finlandia si prepara - dopo questo voto assoltamente contrario alla Ue e alle sue dissennate politiche economiche - a fare la "guerra" alla Commissione europea, e specialmente a quel Katainen, attuale vice presidente della Commissione Juncker ma prima di tutto ex capo del governo finlandese fino al 2014 e principale responsabile politico delle disastrose condizioni economiche in cui versa la Finlandia, e contro - appunto - la cui politica gli elettori hanno votato in massa.
L'Unione europea ha fatto - dopo queste elezioni in Finlandia - un altro passo forse decisivo verso il suo sgretolamento finale.
Redazione Milano